I Sabato Santo, da qualche anno a questa parte, iniziano con il solito rituale della riconsegna della veste della Processione. Una riconsegna particolarmente dolce per i bambini, perché ricevono in cambio un uovo di cioccolato.

Anche quest’anno non mi sono sottratto al rito ed ho accompagnato mio figlio Luca Hilario. Ovviamente, sperando che potesse uscirci un uovo anche per lei, si è aggregata l’altra mia figlia: Luciana.

Plotone pronto ci siamo incamminati verso la sede della Arciconfraternita Morte e Orazione, che si trova a poche centinaia di metri da casa. In via Carlo Amalfi.

Giunti all’altezza della scuola abbandonata, Luca Hilario ha letto sui tendoni che incartano da anni l’edificio ed ha mormorato:

Sono anni che dicono che inizia ‘sto sogno, ma il sogno non inizia mai. Perché non la demoliscono? 

L’ho guardato sorpreso, mentre la sorellina calcava la mano:

E’ vero, perché non l’abbattono?

Non ci ho pensato su due volte.

Ho fermato il plotone.

Ho preso il telefonino e li ho intervistati.

Non sapevo cosa potesse frullare in quelle testoline, però, mi andava di non filtrare i loro, quelli sì, sogni. Mi andava solo di catturarli, insieme agli auguri di una Pasqua “bambina” a tutti i nostri lettori.

Johnny Pollio