Il Torneo dei Rioni di Piano di Sorrento è finito con la vittoria ai calci di rigore della squadra del Corso Italia Nord ai danni del team dei Colli di San Pietro/Fontanelle. Al pallone scagliato in rete da Volpe, che ha sancito la vittoria, non è stato dato neanche il tempo di rotolare fuori dalla porta, perché  gli organizzatori capeggiati da Antonio Guarracino, stanno già pensando alla prossima edizione.

A snocciolare numeri e cifre che sanciscono il successo della manifestazione ci penserà Peppe Arpino, a chi scrive, preme sottolineare l’atmosfera che c’era ieri sera al San Liborio Stadium. 

C’era aria di festa, di tensione positiva, di allegria e concentrazione, c’erano facce da pallone, quelle facce sempre uguali da quando il pallone rotolava sui campi sterrati. Le stesse facce che da decenni quando l’arbitro sta per fischiare si avvicinano alla rete di recinzione, infilano le dita per appoggiarsi e iniziano a guardare la partita attraverso quegli insopportabili rombi intrecciati, anche se forse non ne saprebbero fare a meno.

Sono le facce che hanno imparato a guardare la partita a quadretti, con la stessa passione con la quale inforcavano i “ presunti” occhiali ad infrarossi che uscivano dall’Intrepido.

Ho immaginato per un attimo i nostri campetti senza barriere, senza reti  alle quali appoggiarsi con la gamba sbilenca e forse credo sia arrivato il momento che si possano rimuovere tutte le barriere, a costo di prendere pallonate o perdere  palloni, secondo le osservazioni dell’amico Salvatore Nove/otto.

Lasciamo che le recinzioni diventino un ricordo come le televisioni in bianco e nero, può darsi che ne avremo nostalgia ma lasciamo i nostri occhi liberi di guardare un gesto tecnico, un gran gol, una bella maglietta…

Nel frattempo spostiamoci tutti in Via delle Rose, iniziano i giochi estivi sulla sabbia, Antonio Guarracino and company sono già lì ad aspettarci!

 

P.S.: Dedico queste poche righe a mio cugino Max, lui sa perché.

Giancarlo d’Esposito