Mancano due giorni a quello che l’Amministrazione guidata dal Sindaco Vincenzo Iaccarino ha trasformato in una sorta di D-Day: i festeggiamenti per la bandiera blu.
L’evento dell’anno o forse l’evento dell’intero quinquiennio.
L’occasione ha così offerto lo spunto al Consigliere comunale del Partito Democratico per una pacata riflessione che si seguito pubblichiamo integralmente:
“Meglio parlarne in tempi non sospetti, in anticipo sulla festa che ci sarà a Marina di Cassano o in anticipo sull’eventuale conferma o revoca della stessa.
Chiarendo anche un punto: se il mare è sporco o pulito difficilmente è colpa/merito del Sindaco.
L’amministrazione sbaglia a presentarlo come un successo, perché nella vita dei cittadini normali non è cambiato nulla e probabilmente non cambierà nulla nei prossimi mesi. Sbaglia ancora di più il Sindaco a presentarla come una reliquia che mette fine al cattivo governo di cui con l’amministrazione si è reso protagonista.
Vorrei tanto che con la bandiera blu si avesse una Piazza Cota ordinata, Ponte Orazio riparato, il dramma dei parcheggi risolto, il traffico regolamentato o le strade delle zone alte riparate e pulite.
Gli spot lasciano il tempo che trovano, mi ricordo quello sulla promessa dei traghetti a Piano di Sorrento, addirittura di un biglietto “Unico” solo per la nostra città. Poi di traghetti da Piano non ne è partito nemmeno uno. Proprio da quella Marina di Cassano che ha ricevuto la bandiera blu.
Voglio sgombrare il campo da qualsiasi equivoco: ogni certificazione, premio o riconoscimento alla nostra città è un vanto, per tutti.
Non amo però questo voler scatenare le tifoserie, per forza a favore o per forza contro. Credo sia opportuno trovare lo spazio per fare dei ragionamenti più ampi e evitare di santificare o demonizzare qualcosa.
La bandiera blu servirà a qualcosa se Marina di Cassano diventerà un borgo ordinato, se i residenti avranno riconosciuti i basilari diritti di cittadini. Penso alla totale assenza di spazi pubblici o ai servizi invernali di trasporto, senza parlare della difficoltà nel parcheggio. Gli operatori poi, possono avere un’occasione di rilancio e sviluppo, soltanto se riusciranno ad essere uniti. E infine, la politica utilizzi questo riconoscimento non per alimentare una campagna elettorale permanente, ma come sprone a far meglio, ad occuparsi delle cose concrete, perché ad oggi, della bandiera blu non se ne è accorto nessuno. Le feste passano, i problemi restano”.