Dopo Sorrento, che intanto ha trovato l’intesa per una transazione, adesso è toccato a Piano di Sorrento.

Penisola Verde ha così rotto gli indugi e deciso di fare cassa. Di monetizzare gli ingenti crediti che vanta nei confronti dei suoi clienti, che poi sono anche i suoi due unici soci. Parliamo per l’appunto dei Comuni di Sorrento e Piano di Sorrento.

Ecco che nelle scorse settimane al Palazzo Municipale carottese si sono visti notificare un bel decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Torre Annunziata. Per un importo da far venire un attimo di sbandamento:  385.424,42 euro oltre gli interessi richiesti, e le spese di procedura, liquidate in € 650,00 per spese vive ed € 2.500,00 per compensi, al netto degli accessori di legge.

L’Amministrazione, però, ha scelto di opporsi al decreto ingiuntivo. Con una delibera dell’Esecutivo, in una seduta in cui risultava assente proprio l’Assessore al ramo Costantino Russo, ha dato incarico al legale convenzionato con l’Ente.

Ha scelto cioè la strada che aveva già intrapreso il Comune di Sorrento che invece il decreto ingiuntivo se l’era visto notificare molto prima.

E’ probabile che anche in questo caso si addiverrà ad una transazione.

I crediti che vanta la società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, risalgono addirittura ad una decina di anni fa, vale a dire al periodo in cui scattò in tutta la Regione Campania l’emergenza rifiuti.