Eravamo stati buoni profeti quattro mesi fa quando ai primi risultati positivi di un Sorrento in fasce intravedevamo i primi passi di una creatura vincente (leggi qui).

Siamo stati di buon auspicio dopo l’ultima sconfitta esterna raccolta a Positano, quando “invitavamo” Mister Guarracino ed ai suoi ragazzi a non perdere la rotta sino a quel momento rivelatasi virtuosa (leggi qui).

Le risposte sono arrivate sul campo perché il Sorrento ha inanellato da quel momento quattro vittorie consecutive e complici i risultati negativi delle altre concorrenti si è issato al primo posto in classifica del girone B di Eccellenza con otto punti di vantaggio sul duo composto da Agropoli e Virtus Avellino.

Con nove partite ancora da giocare e con un vento in poppa sempre più alimentato dal soffio di una tifoseria finalmente tornata compatta, numerosa e calorosa, il vascello rossonero viaggia spedito verso la promozione in serie D. Un traguardo poco immaginabile ad inizio stagione, ma resosi sempre più concreto durante, grazie ad un capolavoro di strategia, sagacia e competenza compiuto dalla rinnovata dirigenza peninsulare.

Sant’Agnello (2-0 in casa), Nola (1-2 fuori), Cervinara(2-1 casa) e Castel San Giorgio (0-1 fuori) sono state le quattro tappe vincenti che han permesso ai ragazzi di Mister Guarracino, prima di scalare posizioni, poi di prendersi la vetta ed infine di mettere distanza tra se ed un Agropoli in completa crisi involutiva.

La Virtus Avellino dell’odiato patron Genovese rimane l’unica ad aver tenuto parzialmente il passo e, visto lo scontro diretto in programma ad Avellino, all’ultima giornata sembra poter esser l’unica rivale a poter avere ancora chance di contrastare la marcia sorrentina verso la vittoria finale.

La dirigenza e Mister Guarracino logicamente toccheranno ferro, ma analizzando la situazione, il percorso, ed i segnali univoci che arrivano, tuttavia, ci sembra che da qui a Domenica 22 Aprile si possa assistere ad una lunga cavalcata trionfale, perché più che le avversarie il principale nemico potrà esser solo dentro se stessi sotto forma di paura di vincere o di improvviso “calo motivazionale” ma per entrambi i pericoli ci sembra che Mister Guarracino possa esser ben più di una garanzia nel saperlo tenere a bada.

Le quattro vittorie sono giunte grazie ai tratti caratteristici sviluppati da questa squadra nel suo percorso di crescita. Capacità di soffrire, di esaltarsi nella difesa ma allo stesso tempo cinismo e ferocia nel punire ogni minimo errore avversario.  Organizzazione difensiva, gestione studiata delle ripartenze, situazioni speciali sui calci piazzati da cui sono nati gli ultimi decisivi goal.

L’impianto messo su da Mister Guarracino sta esaltando le caratteristiche tecniche, fisiche e mentali principali di alcuni suoi giocatori, dalla leadership del portiere Munao alla rocciosità difensiva oltre che la pericolosità sui piazzati del duo Calabrese-Guarro, dai piedi fatati e decisivi sulle punizioni di Pepe e Sogliuzzo alla velocità devastante in campo aperto di Capitan Gargiulo, l’importanza della fisicità dei centravanti boa Cifani ed Evacuo poco prolifici, ma utilissimi nel far risalire la squadra sotto pressione.

E se i puristi del gioco e gli amanti del calcio champagne son sempre pronti alla critica, bisogna ricordare loro che a tutti i livelli l’unica cosa che conta sono i risultati e se vale per la Juve in serie A perché non dovrebbe valere per il Sorrento nel ben più umile campionato di Eccellenza?

La differenza rispetto al recente passato è che mentre lo champagne sgorgava troppo facilmente e precocemente durante la stagione adesso sembra esser tenuto ben freddo in frigo pronto ad esser stappato al momento giusto.

A quel punto saranno bollicine inebrianti per tutti i veri appassionati che non aspettano altro e non per pochi mangiafranchi e ciarlatani.

Massimo Costagliola di Fiore