La cronaca

Nonostante il pubblico delle grandi occasioni, circa 1500 i presenti con una sparuta rappresentanza ospite,  il Sorrento tra le mura amiche dell’Italia fallisce il match point per la promozione in serie D.

L’Agropoli si dimostra squadra superiore sotto tutti i punti di vista tecnico, tattico e caratteriale e meritatamente si porta in Cilento i tre punti che le permettono di appaiare i rossoneri in classifica ad una giornata dalla fine del campionato.

Come prevedibile i delfini giocano una partita a viso aperto avendo a disposizione solo la vittoria per continuare a sperare nella promozione diretta. Il Sorrento viceversa accetta di giocare di rimessa e nei primi minuti la tattica sembra pagare, perché più volte le maglie rossonere si materializzano davanti ad uno Spicuzza in grande giornata che compie due prodezze su Guarro e Cifani. I  delfini prendono gradualmente  però il pallino del gioco e fanno molto male tra le linee con Bozzi e Nastiello bravi a chiamare l’uscita difensiva di Guarro e Calabrese ed imbucare gli esterni sui corridoi laterali lasciati liberi .

Maione colpisce una traversa con un tiro dal limite. E’ il preambolo che porta al goal di vantaggio dei cilentani con lo stesso esterno biancoblù abile a convertire al centro dell’area un cross proveniente dalla sinistra.

La reazione del Sorrento è affidata ai calci piazzati di Pepe, tanto bravo a creare pericoli con il suo piede educato quanto insufficiente nel fare filtro difensivo davanti alla difesa. Da un corner arriva il pareggio del Sorrento con il solito Guarro. Il goal arriva in chiusura di tempo e l’esultanza liberatoria del centrale difensivo sotto la tribuna sembra poter spingere la squadra a superare le paure e puntare verso la vittoria. Anche Mister Guarracino si scuote da un inusuale torpore mostrato in panchina. Un atteggiamento apparentemente sereno e calmo che tradisce la tensione per la posta in palio.

L’avvio di secondo tempo, invece, conferma la superiorità degli ospiti che dominano a centrocampo e prendono sempre più il possesso del campo. Le occasioni per i cilentani fioccano, il portiere Salineri dimostra discreta destrezza tra i pali, ma estrema insicurezza nelle uscite e sulle palle alte. Cosi proprio da una di queste occasioni arriva la seconda rete sempre con Maione abile a trovare la porta con un colpo di nuca e trarre in inganno l’uscita affrettata dell’estremo difensore sorrentino.

È il colpo del ko per il Sorrento che non riesce a reagire nonostante la spinta ancora forte del pubblico.

Cifani e Gargiulo lottano in avanti, ma non sono assecondati dagli inserimenti degli interni di centrocampo troppo leggerini rispetto ai pari ruolo ospiti. L’unico a provarci più volte è Rizzo sulla fascia, ma è troppo isolato e ben contenuto dagli avversari. L’Agropoli suggella il risultato grazie ad un preciso mancino di Capozzoli dal limite dell’area. A nulla vale il tentativo di forcing finale sorrentino con i cambi che almeno portano in dote un po’ di verve e maggiore fisicità rispetto ai sostituiti. L’Agropoli vince e festeggia meritatamente  sotto i propri supporters mentre la squadra rossonera delusa ringrazia la curva del sostegno promettendo di crederci ancora.

Il discorso promozione è rinviato così all’ultima giornata con il Sorrento che farà visita all’Avellino, mentre i salernitani ospiteranno il Valdiano.

Una vittoria di entrambe signicherebbe spareggio promozione in gara unica a campo neutro.

Il miglior in campo: Il pubblico

Il Campo Italia si presenta stipato e come al solito inadeguato come struttura quando capitano queste occasioni. La tribuna centrale straripa di gente con i gradoni alti e le scale piene di tifosi in piedi. Allo stesso modo la Curva Nord risponde presente all’appello dimostrandosi colorata e calda come ai vecchi tempi.

La passione non ha categoria.

L’occasione è quella giusta e la chiamata alle armi diventa il momento per rivedere tanti volti che d’incanto si materializzano nello stesso luogo, uguale scalinata e medesimo posto. E’ bello vedere la vecchia guardia fondersi con le nuove generazioni, così come è emozionante rivedere tanti coetanei accompagnare i loro figli piccoli con il desiderio di far vivere loro la gioia della prima festa e trasmettere il dna rossonero in un rito di iniziazione comune a tanti della mia generazione. La fede dei sorrentini per la maglia rossonera si dimostra ancora viva e forte. Non sono bastati anni di “stupro” ed onte subite per annientarla ed alla prima occasione utile si è palesata.

L’analisi finale

Poco da recriminare sul corso della gara. I cilentani hanno dimostrato maggiore qualità ed esperienza in ogni settore del gioco. Come anticipato nella presentazione alla gara i rossoneri avrebbero dovuto compensare il gap tecnico con una grande prestazione tattica e sicuramente con un piglio diverso sul piano caratteriale. Viceversa l’atteggiamento conservativo dei rossoneri, seppure giusto come approccio tattico iniziale, ha spento con il passare del tempo ogni ardore ed il timore di perdere l’obiettivo ha prevalso sulla gioia di giocare una partita importante davanti ad un pubblico cosi numeroso.

Si è palesata l’immaturità di molti nel giocare partite simili, così come si era manifestata nei turni addietro l’incapacità di gestire il ruolo di capolista e la situazione di vantaggio accumulata. Onestamente così come non abbiamo apprezzato quella parte di pubblico che precocemente ha abbandonato gli spalti prima del fischio finale così non ci sono piaciute le parole di Mister Guarracino a fine gara. Troppo remissive rispetto ad un obiettivo ancora alla portata ed inspiegabilmente polemiche verso la categoria dei tifosi “occasionali”.

Ed adesso?

La società faccia sentire la sua voce ed affermi senza dubbi la volontà di raggiungere la promozione. Faccia sentire la sua presenza aiutando l’allenatore a sostenere la squadra in questo momento difficile sul piano psicologico e ricompattando l’intero ambiente in vista della prossima trasferta ad Avellino.

In quell’occasione si giochi il tutto per tutto per arrivare ad uno spareggio da affrontare successivamente con una situazione psicologica diversa, nettamente da sfavoriti e senza nulla più da dover perdere.

Il pallone è rotondo e fa strani giri. Ieri è girato storto mentre tra due settimane potrebbe prendere un effetto diverso.

La fortuna aiuta gli audaci, il presupposto però è crederci sempre.

Forza Sorrento!

 

Massimo Costagliola di Fiore