Avevo promesso, innanzitutto a me stesso, che non sarei più tornato ad occuparmi di housing dalle pagine di questo blog. Non lo feci quando ci fu il sequestro, né quando ci fu la convalida, né quando il riesame convalidò il sequestro e, men che mai, quando pochi giorni fa la stessa Procura ha chiuso le indagini.

Non l’ho fatto perché non aveva senso farlo. Tutto, o quasi tutto, quello che c’era da dire lo avevo già detto.

In tempi non sospetti.

Quando non c’erano ancora né le case, né gli assegnatari.

A nome del Clan di Bertoldo ho arringato inascoltato per mesi, come un vecchio frate trappista rimbalzato nel ventunesimo secolo dalle miserie del medioevo.

Nulla da fare.

Solo offese, minacce – più o meno velate – e risolini.

Ero, e sono, fuori dal tempo.

Anche per questo ho scelto la via del volontario romitaggio, costruendomi un mio mondo.

Oggi, però, all’indomani del dissequestro housing disposto dallo stesso Tribunale del Riesame che un anno fa invece lo avevo confermato, mi sono fatto convincere dagli amici del Clan.

Lanceremo un nuovo monito, anzi non si tratta nemmeno di un monito, ma di un invito. Un invito alla luce di quello che è accaduto.

Ancora una volta scegliamo la via del parlare prima.

Senza ipocrisie e paraculismi.

Lo sappiamo che resteremo ancora una volta inascoltati.

Che saremo ancora una volta destinatari di offese, minacce – più o meno velate- e risolini.

Siamo e restiamo fuori dal tempo, insomma non ascoltateci, come non lo avete fatto sino ad ora.

Fate vobis.

(Fine anteprima)

Johnny Pollio