In pochi giorni cade giù nel Comune di Sant’Agnello un altro grosso esemplare arboreo. Si tratta del grosso pino che viveva indisturbato in Piazzetta Sagristani ai Colli di Fontanelle.

Un’altra grande vittoria per il Sindaco ambientalista Piergiorgio Sagristani, quello che ci delizia di selfie tra la natura, con tanto di fiorellini in mano.

Certo, ora ci dirà che lui non c’entra, hanno fatto gli uffici, i tecnici le perizi e compagnia cantante. Lui quando succedono certe cose non ne sa mai niente. E’ una specie di marziano che torna sulla terra solo quando ci sta da prendere gli applausi per qualche “cazzatella” di paese.

Non vogliamo però entrare nemmeno nella querelle delle motivazioni.

Già le conosciamo: quell’albero era pericoloso per l’incolumità dei cittadini.

Allora che discutiamo a fare?

Loro sono armati dei loro pareri di esperti e delle loro motoseghe e quindi hanno sempre ragione.

A prescindere.

Allora condividiamo il grido di dolore di Claudio d’Esposito, la classica vox clamantis in deserto.

“Penso che nessuno riesca più a capire il valore di tali esemplari… una malradicata deviazione mentale induce a vedere negli alberi solo un “impiccio” (sporcano, levano la luce, alzano i marciapiedi, cadono, attirano insetti e animali, coprono la vista sulla strada, ecc…) e un costo che non viene ammortizzato da “nessun guadagno”!!! Si pensa che gli alberi alla fine siano solo uno stupido e dispendioso ornamento da sostituire a piacimento come se fosse un lampione o una panchina. Vai a spiegare a costoro che l’inquinamento dell’aria a Milano ha inciso (e incide) nella diffusione del coronavirus. Vai a spiegare che per ogni persona che muore di COVID ce ne sono almeno 99 che muoiono di TUMORE per l’aria, l’acqua e il cibo inquinato! Per spiegare tali cose e per far crescere un albero ci vogliono decenni… per abbatterli bastano pochi minuti! E intanto un’economia PERVERSA e redditizia si è sviluppata attorno al taglio degli alberi, nascondendo la “mattanza arborea”dietro parole come “messa in sicurezza, riqualificazione, valorizzazione, lotta ai cambiamenti climatici, sostituzione, ecc…”

(In evidenzia il prima e dopo l’esecuzione del pino ai Colli di Fontanelle)