“Ci sono imbecilli che sui loro blog e sui loro profili falsi pubblicano documenti e atti che sarebbero stati prodotti da me…atti appositamente falsificati e in modo anche pacchiano e pedestre. Atti mostrati a prova di chissà quale misfatto. Mi chiedo se abbiano ancora compreso dove li portera questo percorso che hanno intrapreso. Certo è che in questo paese proliferano gli imbecilli e i pezzi di merda”.
Ci va giù duro l’ingegner Antonio Elefante e reagisce così a quanto riportato dal blog Sanbiagesi che, alla vigilia di Natale, aveva pubblicato una serie di preliminari di vendita che sarebbero stati relativi ad alcuni appartamenti dell’housing sociale in costruzione a Sant’Agnello.
Atti da cui si evincerebbe una disparità di trattamento tra acquirenti.
La notizia era stata ripresa anche dal nostro blog ieri.
Con questa dichiarazione Elefante parla chiaramente di atti falsificati.
Non sarebbero veri. Sarebbero stati creati ad arte e poi fatti girare in rete.
La classica bufala.
Per la verità dei dubbi li avevamo avanzati anche noi, in ogni caso il problema resta.
Possibile che non si possa ancora conoscere i reali prezzi degli appartamenti dell’Housing?
Possibile che, a distanza di quasi tre mesi, il Sindaco di Sant’Agnello Piergiorgio Sagristani non riesca a tener fede alla sua promessa e, quindi, a far pubblicare accanto a ciascun appartamento i relativi prezzi?
Se lo avesse fatto non ci sarebbe stato spazio per notizie false, bufale e speculazioni.
I prezzi non li pubblicheranno mai, o se li pubblicheranno sarà a giochi fatti, perché entro gennaio saranno firmati tutti i contratti di vendita. Intanto nei contratti preliminari la ditta costruttrice di riserva la possibilità di costruire un altro pino aggiuntivo in futuro, quando scapperà qualche permesso a costruire, e chi acquista oggi un appartamento all’ultimo piano, potrebbe ritrovarsi domani con altri lavori e altri inquilini sul proprio tetto
Aggiornamento: I lavori proseguono… intanto stando alle carte che avete pubblicato (confidando sempre in una smentita elefantiaca con prove e non a chiacchiere) c’è chi ha pagato 300 mila euro un apt. da 60mq + box auto, e chi ne ha pagati 220 per un apt da 70mq più box auto e terrazzoni esterni da oltre 30mq, i cosiddetti “penthouse presidenziali” offerti evidentemente a prezzi super scontati agli amici. SI FACCIA CHIAREZZA SUI PREZZI. E se una cosa veramente social si deve fare, sarebbe quella di costringere a pubblicare tutti i contratti di vendita, (proposta per altro avanzata anche dal cavalier Pollio) ….e io aggiungerei magari adeguando il prezzo al metro quadro di tutti gli appartamenti (e rimborsando chi ha pagato di più) utilizzando il prezzo a metro quadro del contatto più “social” conveniente stipulato a qualche amico o parente in via di favore.
Altra cosa, gli acquirenti della classe sociale popolare, quelli che hanno fatto, fanno e faranno grandissimi sacrifici per ripagarsi questa casa ricorrendo a mutui e prestiti, sarebbero anche propensi a votare ed eleggere il cavalier johnny pollio a sindaco, ma vorrebbero anche delle garanzie sul fatto che poi questi non metta i bastoni fra le ruote proprio a loro, magari bloccando o ostacolando i lavori. Perchè questi compratori veramente “social” magari veramente si stanno comprando una prima casa e vogliono veder completati i lavori il prima possibile. Poi e solo poi, si potrà rimettere tutto in discussione, scacciare chi non ha i diritti e rimborsare gli acquirenti che hanno pagato troppo la loro “social-casa”