La curiosità di Vittorio D’Esposito

Questa è una di quelle tante storie che per provare a capire bisogna andare indietro nel tempo.

Quello che vi proporremo, però, non sarà un semplice rewind, ma una sorta di ping pong.

Tra presente passato e, perché no, futuro.

Era il 30 gennaio del 2012, quando Vittorio D’Esposito, uno di quei cittadini da sempre attenti alle tematiche della legalità, pubblicava sul suo profilo facebook una strana foto.

La scheda dimenticata

Una sorta di scheda riassuntiva, proveniente dagli archivi della Provincia di Napoli e più in particolare dalla Direzione Monitoraggio e Tutela delle Acque – Difesa del suolo – Gestione Demanio idrico e chi più ne ha più ne metta.

Secondo la scheda nel periodo 2005/2006 era stato eseguito il consolidamento e la protezione del costone in località Golfo del Pecone (vale a dire Pecoriello). Lavori eseguiti dalla Provincia di Napoli e costati ben 800 mila euro.

Le opere erano consistite in…

“…taglio della vegetazione, asportazione di volumi rocciosi in equilibrio precario, realizzazione della fondazione del muro esistente sul ciglio del costone sottostante “Villa Crawford”, chiodatura con barre tipo Dyvidag di lunghezza fino a sei metri, rivestimento della parete tufacea con rete metallica ancorata, ripristino del camminamento di accesso alla spiaggia e della scalinata terminale sull’arenile e sistemazione della spiaggia stessa”.

Però!

Chi lo avrebbe mai detto?

Soprattutto chi se ne era mai accorto che dal 2006 era diventato possibile accedere alla spiaggetta sottostante il Golfo del Pecoriello.

Una targa celebra i lavori

Nel 2006, tanto per inquadrare la vicenda da un punto di vista politico, Sindaco di Sant’Agnello era sempre Piergiorgio Sagristani che nel giugno di due anni prima era stato eletto anche Consigliere di quella stessa Provincia che aveva finanziato l’opera. Pochi mesi dopo (dicembre) Sagristani divenne persino Assessore Provinciale.

A ricordo di quel grande intervento, all’inizio del camminamento fu installata una bella targa celebrativa in mattonelle. Una targa che ancora oggi fa bella mostra di sé.

I dubbi crescono

Il post di Vittorio D’Esposito, però, era datato gennaio 2012, vale a dire sei anni dopo l’intervento con cui la Provincia aveva provveduto al…

“…ripristino del camminamento di accesso alla spiaggia e della scalinata terminale sull’arenile e sistemazione della spiaggia stessa…”

…e per questo D’Esposito si chiedeva…

“…ma questo lavoro è stato fatto o si dovrà fare, perchè al momento, il camminamento per raggiungere la spiaggia è inesistente, anzi, anche il parco è irraggiungibile causa un cancello con sovrastante grata di ferro che ne inibisce l’accesso per motivi di ordine pubblico”.

Chi conosce Vittorio, sa che è un vero cane da presa, uno di quelli che difficilmente demorde.

Appena tre giorni dopo (2 febbario 2012) pubblicava così una foto inequivocabile che ritraeva l’area ed aggiungeva un nuovo commento:

“Queste sono le antiche scale che portavano da viale dei pini alla spiaggia del golfo del pecoriello.
La Provincia ha eseguito dei lavori pubblici ripristinando la discesa privata di villa Crawford, e la discesa pubblica è stata ignorata!
VOLONTA’ POLITICHE? IO NON CONOSCO LE RAGIONI, MA NON MI SEMBRA GIUSTO CIò CHE E’ STATO FATTO!!”.

In effetti le perplessità di D’Esposito appaiono ancora oggi più che condivisibili.

Se la Provincia sosteneva di avere eseguito dei lavori di…

“…ripristino del camminamento di accesso alla spiaggia e della scalinata terminale sull’arenile e sistemazione della spiaggia stessa…”

…ed il camminamento (in particolare le strade che conducono alla spiaggia) erano come prima, cosa accidenti avevano ripristinato le scale private?

Spunta un nuovo finanziamento

Come se non bastasse, sempre l’arcigno Vittorio, scopriva che nel piano triennale delle opere pubbliche della Provincia di Napoli, periodo 2010/2012, veniva inserito un nuovo intervento. Altri 350 mila euro per uno studio di fattibilità relativo…

“…alla sistemazione idraulica del vallone sottostante viale dei Pini, in prossimità del Vallone del Pecone”.

La vicenda sembrò finire un po’ nel dimenticatoio, almeno fino a quando Piergiorgio Sagristani non tornò a rivestire la fascia di Primo cittadino.

Sagristani ritorna Sindaco

A pochi mesi dal suo nuovo insediamento (luglio 2013), Sagristani dichiarò:

 “Dopo cinque anni abbiamo recuperato questo sentiero in tempi record restituendolo alla città”.

Alla soddisfazione del Sindaco si aggiunse anche quella del consigliere delegato Attilio Massa.

Insomma tutti soddisfatti, al punto che la testata on-line Positanonews provvide a girare persino un video celebrativo curato da Lucio Esposito.

Nel video, però, ad un certo punto l’operatore si ferma. Non continua il suo percorso fino alla spiaggia. Quasi come se il percorso finisse.

Quasi?

Vuoi vedere che aveva ragione Vittorio D’Esposito?

In ogni caso, come spesso accade, passato il Santo passata la festa.

Dopo un po’ il cancello venne richiuso e dell’intervento di 800 mila euro realizzato dall’allora Provincia di Napoli non rimase che la targa.

Ancora un finanziamento

Pochi giorni fa, esattamente il 30 ottobre scorso, il nuovo colpo di scena.

A pubblicare quella che viene definita l’anteprima è sempre Positanonews. C’è una nuova dichiarazione del Sindaco Piergiorgio Sagristani che si mostra, più che mai, entusiasta.

Le ragioni?

Le spieghiamo con le sue parole:

“Questa mattina sono stato con i tecnici del progetto “Costa sicura” per i rilievi del golfo del Pecoriello, del costone del Pizzo e del parco dei Principi per la progettazione dei lavori finanziati dalla Regione Campania che finalmente ci permetteranno di mettere in sicurezza il fantastico fiordo e tutta la zona che domina la costa di Sorrento!”.

Un bel po’ di milioni da dividere tra i Comuni della Penisola che, nel caso di Sant’Agnello, dovrebbero portare al ripascimento ed alla bonifica del Golfo del Pecoriello.

Tuttavia, se l’accesso alla spiaggetta dovesse restare quello privato di Villa Crawford a vantaggio di chi sarà questa ennesima opera?

Bisognerà attendere. Attendere e vigilare.

C.d.B.