Un manifesto ed un esposto.
Così i rappresentanti del gruppo di opposizione al Comune di Gragnano hanno deciso di portare all’attenzione dell’opinione pubblica la vicenda dell’”arruolamento” al servizio civile di parenti ed amici di dipendenti comunali o esponenti politici.
Una vicenda che abbiamo ripreso sul nostro blog e che ha fatto scatenare molti nostri lettori.
Ci hanno così inviato l’elenco degli assunti a Piano di Sorrento, mentre sono in arrivo quelli di Meta e Sant’Agnello.
Per la serie:

“Vedete solo in casa degli altri?”

No, non vediamo solo in casa degli altri, però, non è nostro costume fermarci alle illazioni, ai racconti del “si dice”.
A noi piace approfondire.
Partiamo quindi con il precisare che l’AMESCI è…

“Un’Associazione di Promozione Sociale (iscritta al Registro Nazionale delle APS presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) di carattere giovanile che ha come missione fondante lo sviluppo di capitale umano attraverso l’empowerment delle giovani generazioni”

Lo si legge sul sito ufficiale della compagine, dove viene anche precisato che gli ambiti di intervento primari sono…

“…il Servizio Civile, la formazione formale, non formale ed informale, la mediazione territoriale e il networking tra istituzioni e comunità locali, la promozione culturale, le politiche di integrazione, la Protezione Civile, Io sviluppo dell’imprenditoria sociale, gli scambi internazionali, il lifelong learning. Tra le linee di azione più significative vanno menzionati i progetti di Servizio Civile realizzati da Amesci che hanno interessato, dal 2002 al 2016, più di 16.000 giovani su oltre 3.400 sedi di attuazione distribuite in tutte le regioni d’Italia e in 16 Paesi esteri”.

In pratica avviene che i Comuni affidano all’AMESCI l’incarico di predisporre dei progetti che coinvolgono giovani volontari. Sempre l’AMESCI provvede alla selezione di questi giovani dopo che gli stessi hanno presentato la loro domanda di adesione.
E il Comune?
Il Comune fa propri questi progetti e quindi si impegna ad utilizzare i volontari selezionati, secondo le modalità individuate nei progetti. I volontari percepiscono, per un periodo di 12 mesi, anche una sorta di rimborso spese, ovviamente sempre a carico del Comune. L’importo del rimborso è pari a circa 430 euro mensili.
Insomma sembrerebbero non esserci possibilità di “interferenza” da parte della politica (in particolare quella locale) in questa procedura.
Eppure a Gragnano non la pensano così, di qui la loro forte azione di denuncia.
Da noi invece?
Partiamo da Piano di Sorrento, dove ci è stata fornita già la documentazione.
A distanza di appena quattro mesi dall’insediamento dell’Amministrazione guidata dal dottor VINCENZO IACCARINO, siamo ai primi di ottobre del 2016, all’albo pretorio del Comune veniva pubblicato un avviso proveniente da AMESCI.
Era il bando per la selezione di volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale in Italia e all’Estero.
Due i progetti per i quali sarebbero stati impegnati i volontari:

  1. La moderna battaglia dei Monti Lattari – 2015;
  2. Siamo il futuro – 2015.

Una trentina gli interessati.
Tutti si sarebbero dovuti presentare il giorno 10 ottobre, sempre del 2016, presso i locali della Biblioteca comunale di via delle Rose e tenere il decisivo colloquio.
A dicembre dello stesso anno, l’oracolo dell’AMESCI esprimeva il suo verdetto.
Nove candidati selezionati in quanto ritenuti idonei, sei esclusi. Gli altri probabilmente non hanno partecipato alla selezione.
L’elenco completo di ammessi ed esclusi lo potete trovare a questo link:
http://85.33.247.99/web/trasparenza/papca-ap…
In attesa di poter rendere pubblico anche cosa è accaduto negli altri Comuni e fare le nostre valutazioni complessive, lasciamo a voi una prima considerazione.