“Il silenzio delle famiglie denota stanchezza fisica e mentale di chi tutti i santi giorni assiste un malato mentale.

Il silenzio e la poca attenzione dei Sindaci dei Comuni della Penisola Sorrentina denota la strafottenza di chi può fare qualcosa ma si gira dall’altra parte o non partecipa proprio come sta accadendo in questi giorni.

Il silenzio dei dipendenti e del personale tutto ci dice che oramai siano in ginocchio è nemmeno una batosta di tale portata suscita protesta, opposizione. 

Il silenzio dell’opposizione o dei presunti oppositori scomparsa inesistente. 

Il silenzio degli Enti Gestori, Piano Sociale di Zona,tavolo di concertazione ci dice che forse sono talmente estranei alle persone ammalate e che apparentemente sono sensibili,ci stanno vicino e aiutano a risolvere la vicenda.

I fatti dicono il contrario almeno fino a questo momento. 

Il silenzio della stampa ci dice tutto.

Il silenzio dei sindacati di categoria e non, delle associazioni di volontariato e onlus dei comitati dei familiari ci dicono il disastro sociale, umano e antropologico in cui ci hanno ridotti”.

Lo sfogo è di Rosario Fiorentino. Uno sfogo che annuncia la chiusura del centro d’igiene mentale nell’indifferenza generale.

Troppo presa da simboliche bandiere blu e unioni civili negate nel Chiostro di San Francesco.

Sono altre le priorità, insomma, ed in questa gerarchia non c’è spazio per i pazienti di via del Mare.