E’ da settimane che lo andiamo ripetendo: all’interno del nosocomio di Sorrento vi è un atto “una guerra tra bande”.

La conferma è arrivata oggi. A consegnarla un ignaro postino nella buca delle lettere del nostro Presidente. Uno scritto di poche righe. Poche, ma “intense” che portano un titolo emblematico:

Scandalo a Sorrento

Subito dopo nella missiva viene raccontato un episodio che sarebbe accaduto nel marzo scorso, in piena emergenza COVID…

…quando venivano garantiti solo gli interventi di urgenza e un protocollo già firmato preparava la rianimazione ad accettare per la seconda volta i pazienti Covid positivi.

Già da questa prefazione si arguisce agevolmente che l’anonimo redattore deve essere uno che conosce bene i fatti, probabilmente addirittura un interno, che accidenti ne potrebbe sapere un semplice utente di queste cose?

L’anonimo però non si ferma e denuncia che un’equipe esterna alla struttura di nascosto dai vertici aziendali avrebbe operato un parente di un medico ospedaliero interno. Un intervento non di urgenza con tanto di degenza pre e post avvenuto sempre presso la struttura sorrentina.

Di qui la conclusione:

…Chi ha permesso ciò, nella situazione già grave in cui versa la sanità regionale e soprattutto locale, dovrebbe passarsi la mano sulla coscienza, alla faccia dei poveri cristiani che ogni giorno lottano e purtroppo muoiono.

Che vergogna!!!

Nella lettera viene anche indicato il nome del sanitario che sarebbe coinvolto, nome che abbiamo volutamente omesso, perché la lettera non risulta firmata e la circostanza tutta da verificare. Tuttavia una cosa è certa: se i fatti sono veri non è certo al nostro blog che occorre denunciare. Chi sa è giusto che esponga quanto avvenuto alle Autorità giudiziaria; se i fatti non corrispondono al vero allora è chiaro che è in atto una manovra che tende a screditare il nosocomio sorrentino.

In entrambi i casi è evidente che si tratta di una manovra tutta interna alla sanità, di cui gli utenti non sono altro che povere vittime.

Insomma ci mancava solo “Il Corvo dell’Ospedale di Sorrento”.