Le osservazioni presentate dal legale rappresentante della società costruttrice dell’Housing di Santa Lucia non contengono solo la comunicazione dell’intento di presentare un nuovo progetto. C’è dell’altro.

Nelle note inviate al Comune di Sorrento – che portano la data del 22 giugno scorso e risultano redatte da Antonio Iorio, Amministratore dell’Aldebaran – c’è un monito ben preciso…

“Fa presente che quasi tutti gli immobili insistenti nelle aree confinanti sono stati edificati dopo il 1968 e la maggior parte in violazione del limite inderogabile di cui al DM 1444/1968. Tale circostanza è bene evincibile dalla sequenza storica delle aereofotogrammetrie disponibili a partire dall’anno 1964 in poi e questo, seppur non riverbera direttamente nel nostro caso, certamente rende insanabili eventuali abusi commessi in detti immobili per violazione del vincolo di inedificabilità assoluto costituito proprio dal D.M. 1444/1968. Tale circostanza, in separata sede, si chiederà di verificare in modo imperante su tutti gli immobili che eventualmente lamentassero la violazione del rispetto della distanza minima di mt. 10 tra pareti finestrate”.

Quelle ultime tre righe sono una vera e proprio bomba atomica.

E’ vero che Iorio si è limitato a mettere in guardia solo chi oserà “…lamentarsi”, ma è anche vero che il monito è stato inviato per il tramite del Comune. Vale a dire per l’Ente che è chiamato a verificare la legittimità dei fabbricati che confinano con il costruendo housing.

Ora però il Comune ha il dovere di agire, a prescindere da chi si lamenta.

E’ stato denunciato un potenziale illecito, la vicenda quindi è ormai uscita dalla sfera privatistica.

Già perché a questo punto per quale ragione le verifiche dei fabbricati dovrebbero limitarsi solo a chi confina con l’edificio ex Aprea Mare?

Che succederà ora?

Saranno effettuati sopralluoghi su tutti i fabbricati realizzati dagli anni ’60 in poi per verificare se tutto è in regola e, in caso contrario scatteranno abbattimenti e sanzioni?

Insomma è caos totale.