Si chiede di sapere quali iniziative di competenza il Ministro in indirizzo intenda assumere al fine di accertare, alla luce di quanto disposto dal TAR Campania, la correttezza e la legittimità dei procedimenti amministrativi inerenti all’intervento di housing sociale, in particolare relativamente l’operato della Soprintendenza di Napoli, nonché del citato parere espresso il 3 agosto 2018, procedendo, ove si riscontrino irregolarità, ad atti anche sostitutivi o di indirizzo, onde evitare l’ennesima violazione della normativa urbanistica e paesaggistica vigente.

Si conclude in questo modo, con queste richieste, l’interrogazione parlamentare presentata negli scorsi giorni dalla Senatrice Virginia La Mura. La rappresentante del Movimento 5 Stelle (eletta nel nostro collegio) ha acceso nuovamente i riflettori sulla vicenda relativa all’housing di via Santa Lucia.

Nel mirino della parlamentare pentastellata è finito però l’operato della Soprintendenza.

Infatti, la Senatrice La Mura dopo aver ricostruito l’iter amministrativo seguito dalla pratica ha evidenziato che…

 

…il fabbricato è stato progettato per un’altezza di circa metri 21 dal piano di campagna, ma l’art. 19 del Piano territoriale della costiera sorrentino amalfitana per la “sub area 1”, nella quale è inserito il Comune di Sorrento, dispone che i fabbricati non possano avere «altezza massima superiore a m. 14,00» e solo se compatibili con le situazioni ambientali. Di norma l’altezza massima consentita sarebbe pari a metri 7,40.

Ebbene, nonostante questa rigida previsione tuttavia il 3 agosto 2018 il Soprintendente ai beni architettonici e ambientali di Napoli si espresse favorevolmente, ritenendo ammissibile la procedura semplificata. Sebbene si trattasse di un progetto in variante di precedente permesso a costruire, già annullato in autotutela.

Non solo, sotto accusa finisce anche una nota, firmata anche dal responsabile del procedimento, e risalente al 20 dicembre 2018, in cui era scritto: «al fine di dare risposte al Ministero sulle problematiche avanzate dagli scriventi si chiedono idonei chiarimenti in ordine alla determinazione delle altezze del fabbricato in coerenza con quanto previsto dalle norme del vigente PUC tenuto conto che si tratta di un edificio che si articola su diversi piani di livello e non su un unico piano di campagna».

Una circostanza che l’esponente parlamentare non esita a definire…

…grottesca e di gravità inaudita, essendo evidente che avrebbe dovuto essere la Soprintendenza a indicare quali parametri avesse applicato per valutare il fabbricato conforme al PUT e non già chiedere al Ministero la soluzione tecnica. Per di più, dopo aver già espresso in data 3 agosto 2018 un parere favorevole che, alla luce della nota del 20 dicembre 2018, appare formulato senza adeguata istruttoria circa la compatibilità dell’edificio con il PUT.

Ed ancora…

…la soprintendente avrebbe dovuto chiarire le ragioni per le quali ha inteso applicare una procedura semplificata, nonostante non ve ne fossero i presupposti, come segnalato dal WWF.