L’edizione 2021 del LemonJazz Festival non ci sarà.

Ad annunciarlo è stato Mario Mormone, lo storico promotore della una manifestazione che negli anni era divenuta un punto di riferimento per gli amanti del genere.

Un breve comunicato postato anche sui sociale del seguente tenore:

La direzione artistica e organizzativa del Lemonjazz Festival 2020 informa che l’edizione 2021 non si terrà. L’amministrazione comunale non ha inserito nella programmazione degli eventi dell’anno in corso il Festival internazionale Lemonjazz nonostante le precedenti edizioni abbiano avuto un indiscusso successo e apprezzamento di pubblico e critica. L’importante kermesse che ha ospitato tra gli altri artisti del calibro di Billy Cobham, Stanley Clark, James Taylor Quartet, Tuck and Patty, Scott Handerson, Jazzmeia Horn, Roy Hargrove e Jellowjackets quest’anno non potrà rispondere alle attese di pubblico e artisti che considerano ormai il Lemonjazz un appuntamento e una vetrina di musica di grande qualità, oltre ad essere un momento di valorizzazione del territorio. Gli organizzatori esprimono rammarico e disappunto anche perché in questo periodo di emergenza pandemica gli organizzatori di eventi culturali hanno sofferto non poco, probabilmente più di altri settori, la crisi causata dalla pandemia. Inoltre, nel momento in cui la Campania diventa zona bianca, viene a mancare questa manifestazione che poteva essere da stimolo per la ripresa del settore turistico per una città come Sorrento che di recente ha promosso gli Stati Generali del Turismo.

Perlpesso, ma tendente al polemico, il commento dello stesso Mormone

È niente…Sorrento organizza gli stati generali del turismo e poi cancella manifestazioni culturali…bah.

In effetti non ha tutti i torti Mormone, però c’è poco da fare è la solita storia della coperta corta. Con gli introiti proveniente dalla tassa di soggiorno in netto calo, da una parte il nuovo Sindaco Massimo Coppola doveva pur tagliare e, di questi tempi, con il livello culturale del corpo elettorale sceso ai minimi termini è più comodo partire da lì.

Anziché fare formazione, si preferisce assecondare i gusti degli elettori, per cui non meravigliomici se si punterà su sagra della salsiccia e fiariello ed ultimo rampollo di Amici o X-Factor.

E’ la nuova Italia che va…

… a volte siamo ridicoli,
ma guarda che sereno che c’e’
adesso vado partiro’…