Sono tempi difficili e le istituzioni come il Comune devono fare la loro parte. Per questo abbiamo tagliato i costi delle luminarie natalizie di quest’anno, perché crediamo che mai come adesso la cosa più importante sia stare vicino a chi ha bisogno. Pertanto, invece dei 495.387,20 € previsti spenderemo meno della metà (207.162,20 €) e i soldi risparmiati andranno a sostegno di categorie danneggiate dall’emergenza in corso.

Era stato questo l’annuncio del nuovo Sindaco di Sorrento Massimo Coppola, un annuncio seguito dall’esatsi collettiva di like, come ormai si porta nell’era dei social.

Insomma tutto molto bello, se non fosse stato per il dirigente responsabile del settore, la Segretaria generale Elena Inserra, che ricopre ad interim quel ruolo.

La Inserra, suo malgrado, ha sbugiardato il Sindaco e ci ha fatto sapere che il Primo cittadino aveva smerciato la classica palla incredibile.

In realtà i fatti non sono andati proprio così, stando a quello che scrive la Segretaria, anzi.

Leggete qui:

La copertura finanziaria tesa a garantire il corrispettivo contrattuale per le prestazioni a fornirsi nell’anno corrente risente in misura particolarmente grave della contrazione degli ingressi turistici nazionali e, soprattutto, internazionali che ha connotato il 2020 a causa del Covid-19 (circostanza imprevedibile) e delle afferenti normative restrittive della libera circolazione tra stati e aree nazionali, tanto che per tale esercizio non si è riproposto l’introito plurimilionario degli esercizi passati.

In poche parole…

nun ce stanno ‘e sorde.

Allora che si fa?

Ci si aggrappa ad una previsione del contratto che consente, quando nun ce stanno ‘e sorde per comprovate ragioni, di ridurre fino ad un quinto l’importo della somma dovuta e quindi la rideterminazione del costo complessivo.

Pertanto, in relazione al contratto in essere, questa riduzione non ne altera la natura, non ne implica modifiche sostanziali, non ne modifica gli elementi essenziali originariamente pattuiti, ma comporta solo una diminuzione della prestazione da un punto di vista meramente quantitativo e non qualitativo, ovvero attraverso riduzione degli elementi ripetitivi degli arredi luminosi e comunque del quantitativo di impianti per strada interessata, così come precisato nel progetto tecnico rimodulato e allagato alla presente determinazione.

In altri termini, non potendo stracciare il contratto di appalto e non avendo copertura di cassa hanno concordato con la società appaltatrice una riduzione del 20% sul complessivo importo contrattuale TRIENNALE (che scende da un milione e rotti di Euro a 900mila Euro circa) così come ci è consentito dalla Legge sugli appalti! È scritto nero su bianco nella determina.

Tutto qui.

Ovviamente se i soldi non c’erano in cassa per poterli dare alla ditta, non c’erano nemmeno per poterli elargirli…

…sostegno di categorie danneggiate dall’emergenza in corso…

…non c’erano e basta.

A conferma di ciò nella variazione di bilancio che ha consentito di trovare risorse per le misure di sostegno deliberato in giunta non sono (né potevano essere) utilizzati fondi distratti dal capitolo luminarie. Si tratta di fondi già indicati facenti parte dell’avanzo di gestione non vincolato ed utilizzabile per questo scopo.
In conclusione: non c’è stato alcun risparmio sulle luminarie (semplicemente non ci stavano i soldi) ed i soldi per le misure di sostegno non hanno nulla a che fare con le luminarie.
Ci voleva tanto a dire la verità?