Egregio Direttore,

Le scrivo questa lettera in quanto, in alcuni articoli da Lei pubblicati, sono state attribuite alla mia persona alcune frasi e/o dichiarazioni (con tanto di virgolettato) rispetto alle quali intendo prendere le distanze e sulle quali mi riservo di verificare la possibilità di agire per via legale.

A tal proposito, ho scritto anche al Direttore dell’altro blog che avrebbe pubblicato l’articolo “originario” dal quale sarebbero state estrapolate le mie (presunte) dichiarazioni. Ammetto subito la mia “colpa”: non sono avvezzo alla lettura quotidiana e puntuale di blog locali e, pertanto, sono venuto a conoscenza delle suddette dichiarazioni solo a seguito di molteplici segnalazioni di amici e Suoi lettori.

Pertanto, mi permetto di invitare pubblicamente Lei e gli autori degli articoli/lettere/comunicati in questione, a non utilizzare più tali frasi e/o considerazioni politico – giuridiche come appartenenti al mio pensiero (tra l’altro, mai richiesto da chi scrive) e addirittura bollate come miei autorevoli e illuminanti pareri.

Inoltre, cosa meno “grave”, mi trovo nella posizione di dover correggere l’utilizzo dell’appellativo di “avvocato”, con il quale vengo più volte indicato, titolo non rispondente alle mie qualifiche ed ai miei percorsi di istruzione e professionali. Tale circostanza, infatti, mi ha fatto dubitare, in un primo momento, che tali dichiarazioni fossero attribuite a me e che fossero, invece, da attribuirsi ad un tale “avv Pane” non meglio identificato. Sul merito della questione principale nella quale sarebbero ricomprese tali miei dichiarazioni, invece, non desidero esprimermi, in quanto non solo, come dicevo, non sono “avvocato”, ma tantomeno non ho alcuna intenzione (né competenza) a vestire i panni del “giudice”.

Ritengo, infatti, che avanzare personali conclusioni, soluzioni e/o tracciare la strada da seguire rappresenterebbe, da parte mia, un atto di superbia e di mancanza di rispetto verso gli organi costituzionali (e non) deputati e coinvolti in questa vicenda. Detto ciò, chiarisco che l’unico scopo di questa lettera è semplicemente quello di tentare di ristabilire una corretta informazione. Del resto come diceva un noto giornalista statunitense, A.J. Liebling, si rischia di cadere nel paradosso per il quale “Ovunque la gente confonde ciò che legge sui giornali con le notizie.” (e qui ci vogliono le virgolette, in quanto la frase è attribuita in maniera univoca al suo autore).

Nella speranza di essere stato sufficientemente chiaro, al punto di non dover ritornare più sull’argomento, colgo l’occasione per inviarLe Cordiali Saluti e augurarLe buon lavoro.

Grazie per la Sua attenzione.

Paolo Pane

**********************

E’ questo il testo integrale della lettera inviataci dal Consigliere comunale di maggioranza Paolo Pane, in merito alla vicenda relativa alla presentazione del ricorso al TAR per chiedere di invalidare le elezioni.

Che dire, prendiamo atto delle parole del Consigliere Pane, anche se riteniamo di non dover essere noi i principali destinatari di questa sua richiesta di rettifica. In quanto, come riconosce lo stesso Pane, altri hanno attribuito a lui quelle frasi che si sono cristallizzate per settimane senza che arrivasse alcun chiarimento.

In ogni caso ricambiamo la cordialità nei saluti e l’invito in un buon lavoro.

Johnny Pollio