Bella. Questa borsa nera  ha attirato la mia attenzione appena ho messo piede nel negozio.

L’ho provata e riprovata e anche adesso, prima di uscire, la sto guardando.

L’afferro per l’ennesima volta, la apro,  ne ammiro il rivestimento interiore, la tracolla particolare, le finiture.

Sono tentata.

Sto quasi per comprarla, poi resisto.

“E′ sicura di non prenderla? Ci pensi bene. E´ davvero un bel modello ed è in vendita promozionale.”

La commessa tentatrice non si arrende.

E´ da quando sono entrata che mi sta braccando: “Posso aiutarla?”, “Questa borsa sembra fatta per lei!”, “Approfitti della promozione!”.

Lo so che è un affare, cara.

So anche che è una gran bella borsa, ma il problema è che di gran belle borse ormai ne ho davvero tante.

Quasi tutte over size. Le big bags, per intenderci.

Borse che occupano tanto spazio e che ho sistemato alla meglio incastrandole  in vari bauli parcheggiati nel guardaroba dell’ingresso.

Borse enormi in cui puoi infilare di tutto di più.

Di solito, a parte le chiavi, il portafogli ed il cellulare, non dovrebbe servire più nulla.

Ma noi donne siamo sempre indaffarate e dobbiamo portarci dietro mezza casa per avere tutto a portata di mano.

L’idea, almeno, è quella. In realtà, non abbiamo mai niente a portata di mano.

 

Almeno così capita a me.

Ogni volta che mi ritrovo a frugare alla ricerca di una penna o di un pacco di fazzoletti,  puntualmente non trovo nulla. In compenso, esce fuori un’agendina o una mini torcia.

L’altro giorno, in una rivista femminile, ho letto un articolo sulle borse delle donne: “Dimmi cos’hai nella tua borsa e ti dirò chi sei”. E  ancora: “Scopri la tua personalità dal modo in cui indossi una borsa”.

Cosa c’è nella mia borsa? Forse farei meglio a chiedermi: cosa non c’è.

Come la indosso? Sull’avambraccio.

“Chi regge la borsa sull’avambraccio è una donna dal carattere forte, con una personalità autoritaria”, svela l’articolo.

Davvero? Io la indosso così perché se messa sulla spalla tende a scivolare, ma vada per la donna dal carattere forte.

Così a furia di dirmelo, ci credo davvero di essere forte!

Ecco, sono così forte, da resistere alla tentazione di acquistare l’ennesima borsa ingombrante, che finirebbe a prender polvere nei bauli, insieme a tutte le altre.

Perché alla fine saranno due o tre quelle più usate, mentre la maggior parte finiscono nel dimenticatoio.

Non le ricordo più e ne compro altre: un gatto che si morde la coda.

Intanto la commessa continua a elogiare questa big bag nera.

La riprovo e mi guardo allo specchio.

“Comprami, su! Una in più, cosa vuoi che sia?”, anche la borsa si esprime.

Ok, sei mia. Benvenuta, anche a nome di uno dei bauli a cui sarai destinata.

Benvenuta tra tutte le  mie borse, dai colori e dai modelli più svariati. A tinta unita, a fantasia. Di pelle opaca, verniciate. A secchiello, a tracolla, con o senza manici.

Le borse sono come le scarpe. Più ne hai e meglio è.

La commessa sorride soddisfatta.

“Un attimo solo”, farfuglio mentre sono alla cassa.

Non trovo il portafogli.

Frugo nella borsa. C’è di tutto. Scontrini, park card usate, rossetto, crema per le mani.

Big bag, big caos.

Maelka