13 marzo 2020.

Stamattina sono andata allo studio. A piedi, come sempre.

In una mattinata con il cielo mesto, abbassando un po’ la mascherina (per chi porta gli occhiali è un supplizio), riesco a distinguere nell’aria il profumo di fiori che provengono dai giardini rimasti. Gli uccelli cinguettano più forte del rumore dei pochi veicoli in circolazione. A via dei Tigli, il grande giardino che ancora resiste a chi vorrebbe trasformarlo in cemento, ha un aspetto romantico e vivo, con i suoi alberi in fiore e la vegetazione che prova a coprire quanto di brutto l’uomo ha lasciato e sta continuando a lasciare.

Amo questa strada, un percorso “riservato” dove il verde del giardino nasconde e fa da contrasto al grigio di grossi fabbricati e mi riporta alla mente, una vecchia canzone di Springsteen.

In piazza e sul corso più che altrove, la differenza con la normalità è abissale: niente caos, niente traffico, niente veicoli in seconda, terza e quarta fila, niente clacson ad avvisare chi blocca un’auto in sosta o impedisce il passaggio di un pullman. Niente vociare. Niente smog. Poche anime sui marciapiedi e dei passerotti che svolazzano sui minuscoli alberi del corso…si devono essere accorti che esistono!

Tutto è calmo.

Tristemente calmo.

Sì perché se è bella una dimensione di calma è triste vedere negozi chiusi, saracinesche abbassate, imprese addormentate e vite ferme a difesa di un nemico molto più piccolo di una testa di spillo. Dietro al silenzio preoccupazioni, timori e pensieri, ma anche sorpresa per un tempo da riempire con cose per cui credevamo di non avere mai tempo!

Forse questa battaglia è anche opportunità, forse ci potrà dare l’occasione di cercare un nuovo equilibrio.

Di autoregolamentarci. Di comprendere quanto sarebbe più importante per noi stessi, per la nostra qualità della vita, per l’ambiente e per la Terra che ci ospita (che, ironia della sorte, sta prendendo, con la pausa forzata di noi che siamo tra i suoi ospiti più scomodi, una vera boccata di ossigeno in tutti i sensi!) darci, appunto, una calmata! Ne usciremo di certo, si spera presto e si spera più consapevoli delle priorità!

Tutto andrà bene.

Anna Iaccarino