Sono undici pagine scritte in inglese. Una sorta di memoriale di Francesco Schettino con tanto di foto e grafici.

Un lavoro rinvenuto nello studio del Comandante della Costa Concordia, dalla figlia Rossella, come la stessa spiega in un breve messaggio.

Uno scritto in cui si ricostruisce ciò che è accaduto quella tragica notte del naufragio e soprattutto si attribuisce tutto ciò che è avvenuto successivamente ad una vera e propria gogna mediatica. Origine di questa gogna la ormai celebre telefonata intercorsa con il Comandante della Capitaneria Gregorio De Falco.

“…è stato strategicamente deciso, per condizionare l’opinione pubblica, di affidarsi ad un vero e proprio lavaggio del cervello, mediante l’utilizzo di una telefonata senza senso che di fatto ha anticipato il fenomeno delle fake news”.

Così scrive Schettino in uno dei passaggi prima di aggiungere:

“…alla fine nell’immaginario collettivo si è cristallizzata l’immagine di un Comandante che ha abbandonato la nave e non quella di una nave che si è capovolta. Sono stato il primo uomo a subire gli abusi dei social network che, come recentemente dimostrato possono seriamente influenzare la maggioranza della popolazione per raggiungere obiettivi mirati”.

In basso il memoriale completo: