In questi giorni il direttore di Pianonelcuorenews ha lanciato una nuova crociata contro il Sindaco di Piano di Sorrento Salvatore Cappiello. Ad offrirgli la sponda la denuncia di un cittadino che è stata inviata, ad onor del vero, anche a noi.

Grasso che cola…

…avrà pensato Cinque, così senza stare a pensarci troppo su ha smitragliato qualche pallottole di merda su Cappiello & Co., facendoci sapere che solo a Piano di Sorrento non si sarebbero adeguati alla nuova normativa che prevederebbe che dal 1° gennaio 2022 i titolari di contrassegno di diversamente abili non sarebbero tenuti a pagare il famoso grattino.

Si tratta, come sempre, dell’ennesima propaganda/bufala. Infatti abbiamo potuto constatare di persona che a Meta la cartellonistica è identica che a Piano di Sorrento. A Sant’Agnello simile, la differenza è che si paga 50 centesimi e non un euro per la sosta dei veicoli dei diversamente abili.

A Sorrento, invece, nessun cartello che specifichi un bel niente, ma la precisazione è indicata vicino alla macchinetta. Identico a come era prima: tariffa di cortesia fissata un euro come a Piano di Sorrento.

Ovviamente Cinque che – contrariamente a quel che dice – non è schierato dalla parte dei cittadini, ma dalla parte dei politici/amici si è guardato bene dal tirare nella mischia anche gli altri Comuni ed ha smerdiato solo Piano di Sorrento.

Perché ormai è chiaro: Cinque conduce una battaglia contro Cappiello, mica  a favore dei cittadini emen che mai a favore dei cittadini diversamente abili.

Qui al blog, invece, siamo diversi ed abbiamo provato a capire come stanno realmente le cose.

Il tutto nasce dall’ennesima modifica del codice della strada (non voluta da Cappiello, ovviamente, ma dal Legislatore nazionale), ennesima modifica fatta ad minchiam. Una modifica pubblicata in Gazzetta il 9 novembre scorso e che sarebbe dovuta entrare in vigore a partire dal 1° gennaio. Una modifica che prevede l’aggiunta dell’articolo 188 del Codice della Strada comma 3 bis che così recita:

3-bis. Ai veicoli al servizio di persone con disabilità, titolari del contrassegno speciale ai sensi dell’articolo 381, comma 2, del regola mento, è consentito sostare gratuitamente nelle aree di sosta o parcheggio a pagamento, qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati.

E già qui si rinviene la prima minchiata.

Come accidenti farà un “vigilino” a sapere se quando il conducente dell’auto del diversamente abile ha sostato gli stalli riservati erano liberi o meno?

Possiamo mica pretendere che si debbano mattere a “secutiare” tutte le auto con speciale contrassegno per vedere se quando sostano c’è uno stallo dedicato libero o meno?

Allora sarebbe stato molto più semplice scrivere che i veicoli per diversamente abili possono sostare sulle strisce blu sempre, ma ci dobbiamo accontentare. Questo è il Governo dei migliori e nonostante siano i migliori a queste cose non ci arrivano.

C’è poi un ulteriore passaggio nella norma che complica ancora di più le cose, quello che prevede che, nell’eventualità in cui, a causa dell’agevolazione prevista per i veicoli dotati di contrassegno, si verifichino minori entrate per gli enti locali, gli stessi provvederanno…

…a rivedere le tariffe per la sosta o il parcheggio nelle aree a pagamento, al solo ed esclusivo fine di compensare le predette minori entrate.

Ci sembra giusto. Peccato però che i migliori non abbiano pensato al fatto che la gran parte dei Comuni d’Italia (tra cui anche Piano di Sorrento) abbiano affidato il servizio della sosta a pagamento a terzi, quindi le minori entrate (qualora si applicasse la modifica puramente e semplicemente) non sarebbero a carico degli Enti Locali, bensì dei gestori.

Ecco che spunta il problema serio. Se queste minori entrate dovessero alterare l’equilibrio contrattuale tra Ente locale e gestore occorrerebbe prima una modifica del contratto finalizzata a rivedere le tariffe, altrimenti i Comuni si vedrebbero trascinanti in contenziosi dai gestori e sarebbero costretti a rimetterci un po’ di soldini.

Ci rendiamo conto che queste osservazioni siano un po’ troppo fuori dalla portata di chi scrive solo per far propaganda agli amici, tuttavia ci sentivamo in obbligo nei confronti dei nostri sette/otto lettori, ed anche nei confronti di chi ci aveva segnalato la notizia, di offrire il nostro contributo.

Una cosa e certa, i Comuni tutti debbono convocare i gestori e risolvere quanto prima il problema.