Sarà un verificatore – così lo indica la settima sezione del TAR Campania – Napoli – colui che dovrà fare chiarezza sulla vicenda del Piano Casa ai Colli di San Pietro. Così è stato deciso dai giudici amministrativa con l’ordinanza pubblicata pochi minuti fa nel procedimento sorto a seguito del ricorso presentato dall’Associazione Italia Nostra contro il permesso di costruire rilasciato dal Comune di Piano di Sorrento alla società M.A.S.T.O.

Insomma a leggere il contenuto del provvedimento emesso dal TAR sembra proprio che i giudici abbiano le idee chiare. Pongono infatti una serie di quesiti che ora il verificatore sarà chiamato a sciogliere.

Ecco che vuole sapere il Tribunale Amministrativo:

  1. l’epoca di realizzazione dei manufatti oggetto di demolizione e ricostruzione e delle modifiche ad essi apportate (anche con specifico riferimento alla traslazione dell’immobile), con evidenziazione delle relative destinazioni d’uso (con distinzione anche percentuale delle distinte vocazioni) e di eventuali difformità rispetto ai titoli abilitativi rilasciati nel tempo;
  2. la tipizzazione dell’area su cui insistono gli immobili esistenti con specifico riferimento al PRG, al PUT, al sito SIC, con indicazione (anche mediante rappresentazione percentuale e grafica) delle parti dell’area interessate dalle diverse previsioni paesaggistiche ed urbanistiche;
  3. la collocazione dei manufatti come da progetto assentito sull’area, con evidenziazione delle caratteristiche dell’intervento da realizzare anche mediante raffronto con l’attuale stato dei luoghi ed indicazione, per ogni parte, della disciplina urbanistica e paesaggistica.

L’inizio delle operazioni peritali è stato fissato per il prossimo 31 luglio, mentre l’udienza per la discussione è stata rinviata al 20 maggio del 2020.

Intanto i lavori resteranno fermi.