Si partirà con atto stragiudiziale di invito e diffida nei confronti del Comune di S.Agnello poi si vedrà. Nella diffida l’ASL Napoli 3 sud intende richiedere il rilascio di cinque immobili (due locali e tre terreni) che sarebbero detenuti senza titolo proprio dal Comune. Non solo in virtù di questa illegittima occupazione l’ASL chiede anche il pagamento della somma di € 480.480,00, oltre gli interessi legali.

E’ questo il senso di una determina adottata recentemente dalla direttrice generale dell’Azienda, la dottoressa Antonietta Costantini, che ha provveduto a conferire l’apposito mandato ai legali interni della struttura.

Stando alla premessa dell’atto sottoscritto dalla Costantini

…l’Asl Napoli 3 Sud è proprietaria in virtù dei D.D.P.G.R.C. n.ri 10607 del 01/07/1996 e 291 del 24/05/2004 degli immobili siti nel Comune di S.Agnello identificati al Catasto NCEU e NCT a Foglio 3 Particelle 111,112,132, 432 e 433.

Detti immobili secondo l’Azienda ospedaliera sarebbero…

… a tutt’oggi illegittimamente detenuti dal Comune di S. Agnello che, nonostante gli svariati solleciti, non ha mai provveduto al loro rilascio in favore della Asl Na 3 Sud né al pagamento della relativa indennità di occupazione.

Indennità che ammonterebbe per l’appunto a circa 480 mila euro.

Qualcosa però non convince.

Le cinque particelle indicate nel provvedimento, stando alle risultanza catastali, sarebbero: un negozio sito in via Iommella Piccola di 99 mq (particella 112), una tettoia chiusa di 80 mq sita in Piazza Matteotti (particella 132) e tre terreni in via Mariano Lauro (particelle 111, 432 e 433).

Tuttavia, esaminando la mappa catastale emerge che tutti gli immobili si trovano tra via Mariano Lauro e via Iommella Piccola, praticamente nelle adiacenze dell’ex ospedale. Inoltre la particella 432 non è più un terreno ma un fabbricato.

Come se non bastasse, la stessa particella 432 risulta allo stato priva di intestazione, o meglio con intestazione da verificare, mentre la 132 risulta persino intestata a dei privati.

La mappa catastale però è decisamente difforme dallo stato dei luoghi attuale, basti pensare che in essa nemmeno figura l’ampliamento dell’ospedale.

Insomma l’impressione che si avverte, è che in questa vicenda – che probabilmente risale alla notte dei tempi – all’ASL non si siano resi conto che lo cose non stiano proprio così e che ormai neanche il Comune c’entri più tanto in questa storia.