Laura Cuomo prova a squarciare quell’imbarazzante cortina di silenzio che è scesa sulla vicenda dell’hotel di Sant’Agnello che sversava liquami nel rivo San Giuseppe. Lo fa con un post nel gruppo della Grande Onda in cui si dice arrabbiata e ne spiega le ragioni in questo modo:

“La mia rabbia legata agli sversamenti fognari dell’ hotel santanellese è riassunta in queste riflessioni:

Per avere il depuratore il funzione abbiamo aspettato decenni e – finché non c’è stato – almeno la condotta consortile ha scaricato sì a mare, ma almeno al largo e in profondità.

Il carico inquinante di chi scarica abusivamente nei rivi, così come fatto da questo “signore”, a mare invece ci arriva a pelo d’acqua, praticamente a riva.

La rabbia è il silenzio assordante del palazzo comunale, che non prende posizione.

La rabbia è il silenzio assordante della categoria albergatori che non condanna un’ azione così grave ai danni del territorio.

Tuttavia nostro compito consiste nel non arrendersi, nel pretendere controlli serrati, nel pretendere provvedimenti consoni a quanto accade, provvedimenti che tutelino in primis il cittadino e la sua salute.

Mi auguro che nelle ore immediatamente successive all’accertamento dei fatti siano state tempestivamente richieste ad Arpac le dovute analisi straordinarie per accertare lo stato delle acque di balneazione di quel tratto di mare interessato dallo sversamento e quindi presi tutti provvedimenti di conseguenza per tutelare la salute dei cittadini, la cui difesa resta un dovere prioritario su tutto e su tutti”.

In passato spesso ci siamo scontrati con la Cuomo, ma in questa occasione dobbiamo prendere atto della sua intraprendenza e proprio per questo aggiungiamo qualche tassello utile, nell’attesa che si faccia finalmente chiarezza.

Il comunicato stampa diramato dalla Capitaneria di Porto e da noi pubblicato non aveva l’indicazione del nome dell’hotel. Quindi non siamo stati noi ad ometterlo. Tuttavia, contavamo di “rimediare” monitorando l’albo pretorio del Comune di Sant’Agnello.

Già, perché forse non tutti sanno che a seguito di quanto accaduto il Comune avrebbe dovuto ordinare al trasgressore di provvedere ad horas…

“…di eseguire entro 15 giorni gli interventi di adeguamento degli scarichi con espressa avvertenza che in caso di inottemperanza della presente, salvo ogni ulteriore provvedimento e sanzione di legge, l’inadempiente sarà denunciato all’Autorità Giudiziaria”.

Si fa così.

Il Sindaco emana un atto che sia chiama per l’appunto ordinanza e quell’atto viene reso pubblico tramite l’albo pretorio che oggi è on line.

Invece, ad oggi, sebbene sia trascorsa oltre una settimana dall’accertamento – di questo atto non v’è traccia all’albo pretorio. Eppure, in casi analoghi, si era stati molto solerti.

Un esempio?

Guardate qui:

In questo caso verificatosi nel luglio del 2016,  il Sindaco – anche allora Piergiorgio Sagristani – emise il provvedimento sanzionatorio a distanza di soli due giorni dal fatto, provvedimento che fu prontamente pubblicato all’albo.

Questa volta no!

E’ un peccato, perché quella pubblicazione avrebbe consentito di individuare i protagonisti. Di non fare di tutta un’erba un fascio, riguardo agli albergatori santanellesi. Invece, si è preferito far sparare nel mucchio.

In questo senso ci associamo alla rabbia della Cuomo, ma assicuriamo che non molleremo. Intanto un primo elemento possiamo iniziarlo a fornire.

L’Hotel coinvolto non è nessuno di quelli che si trovano sulla fascia costiera o prossimi, come qualcuno potrebbe essere portato a pensare. E’ decisamente più a monte. Attendiamo conferme e poi ci sostituiremo a chi di dovere.

Gli toglieremo questo evidente imbarazzo!