Anche Francesco Mauro, l’ormai ex Segretario del circolo di Sorrento del Partito Democratico, si affida ai social per una riflessione, peraltro annunciata, all’indomani del suo “passaggio di consegne” all’avvocato Ivan Gargiulo.

Una riflessione che pubblichiamo integralmente.

“Quattro anni fa, dopo diverso tempo che me ne occupavo in modo più o meno (soprattutto meno) formale, diventavo segretario del Partito Democratico di Sorrento a 21 anni.
Avevo tanta voglia di fare e poca idea di cosa mi avrebbe aspettato. Mi ero iscritto ai Giovani Democratici un paio di anni prima, convinto com’ero e sono che è nel ruolo costituzionale dei Partiti che si costruisce la nuova classe dirigente.
Un giorno un caro amico, che adesso spero mi guidi dall’alto, mi disse che non ha senso giocare il campionato primavera se si può giocare in serie A. E così mi candidai come segretario di circolo.
La sezione era ancora vittima degli strascichi derivanti dalle precedenti elezioni comunali, con divisioni interne e poca partecipazione. Non credo di aver fatto alcun miracolo, ma chi arriva oggi trova un circolo in salute, con numero di iscritti in crescita, un’organizzazione che non ha mai dato problemi (questa la capisce solo chi ha un po’ di contezza della situazione dei circoli PD in provincia di Napoli), nessun frazionamento in correnti. Insomma, tutti i presupposti per crescere ancora.
Siamo stati l’unico circolo in penisola sorrentina a presentare il proprio simbolo alle elezioni comunali, che sono andate male (e mi sono sempre assunto le relative responsabilità, anche quelle non mie) ma ci hanno consentito di avere una rappresentanza autonoma e indipendente in Consiglio Comunale.
Abbiamo portato avanti molte battaglie, ponendo come obiettivo il bene comune e gli interessi dei cittadini. In alcune abbiamo portato a casa dei risultati, in altre meno. Ma abbiamo definito il nostro campo operativo vicino a chi lavora, alle famiglie, a chi studia e vuole costruirsi un futuro, a difesa del territorio e delle sue attività tipiche.
Ho avuto anche la fortuna di sedere per breve tempo in Consiglio Comunale, ma di questo ve ne ho già reso conto.
Nel giro di pochi mesi non ricopro più alcun incarico a qualsiasi livello, né all’interno del Partito Democratico né dei Giovani Democratici. Uno scarico di responsabilità che non sarà mai uno scarico di partecipazione.
In molti mi stanno chiedendo adesso cosa farò. Come se servisse un ruolo per avere un ruolo.
A 25 anni posso dire di aver avuto un discreto percorso. Facendomi le ossa, camminando da solo, prendendo anche le dovute batoste e delusioni: ma ne esco con le mie gambe.
Adesso mi riprendo un po’ di quei miei 25 anni, ma come disse sempre lo stesso amico di sopra, citando Emma Bonino: non ci si dimette da una passione.
State tranquilli, non vi liberate tanto facilmente di me”.