Mancano ormai poche ore all’inizio delle operazioni di voto, poche ore ed i cittadini di Sorrento saranno chiamati a scegliere il prossimo Sindaco.

Quattro i candidati in lizza: Francesco Gargiulo, Marco Fiorentino, Mario Gargiulo e Massimo Coppola. Con i primi due (Francesco Gargiulo e Marco Fiorentino), ormai definitivamente fuori dai giochi e gli altri due (Mario Gargiulo e Massimo Coppola) che continueranno la loro tenzone al ballottaggio.

Non c’è spazio per le sorprese, tutto è ormai delineato.

Uno dei due colonnelli sarà promosso generale, c’è poco da fare.

Non è riuscita a Marco Fiorentino l’impresa di arrivare al secondo turno. Con ogni probabilità si chiude qui la sua stagione politica, a meno che non riesca almeno a rientrare per la finestra grazie ad un vociferato apparentamento con Coppola al secondo turno.

Difficile anche per Francesco Gargiulo il solo ingresso in Consiglio comunale. Sicuramente conseguirà un buon risultato, ma ampiamente al di sotto del quorum necessario. Troppo forti le altre compagini antagoniste, soprattutto se al ballottaggio dovesse perdere Mario Gargiulo.

Insomma la Città delle Sirene dovrà attendere altre due settimane per sapere chi sarà il primo Sindaco del post-Covid. Due settimane che saranno ancora più di fuoco.

Già perché una cosa è certa: l’ampio vantaggio che aveva Mario Gargiulo ai nastri di partenza si è in gran parte assottigliato. Resta ancora un margine di diverse centinaia di voti a suo favore. Troppo poco per dormire sonni tranquilli, soprattutto in una campagna elettorale in cui la buona stella sembra essersi schierata dalla parte del suo antagonista. L’emergenza Covid, tanto per dirne una, ha spuntato l’arma più potente di Gargiulo: quel “porta a porta” in cui gran parte dei suoi candidati sono autentici fuoriclasse. L’emergenza Covid ha spostato il campo di battaglia sui social, dove Coppola l’ha fatta da padrone, mostrando addirittura più forza di quella che in realtà ha.

Insomma con queste premesse è chiaro che Coppola, avendo il vento in poppa, centuplicherà i suoi sforzi per cercare di colmare quel gap che lo divide da Gargiulo, consapevole come è che il suo all in lo costringe a giocarsela tutta. Se dovesse perdere difficilmente si ricreeranno le condizioni per vederlo nuovamente in corsa per lo scranno più alto del Palazzo di Città.

Ritornerà nei suoi ranghi. Colonnello, se non addirittura anche meno.

Anche in caso di vittoria, tuttavia, non sarà facile. La sua squadra sembra meno attrezzata e Coppola quindi potrebbe essere costretto ad accettare compromessi al ribasso. E’ principalmente questo il vulnus di Massimo, quello che potrebbe far pendere l’ago della bilancia in favore di Gargiulo. Quella parte delle cosiddette lobbies politico-economiche che da sempre governano la Città del Tasso, quelle cioè che hanno puntato in prima battuta su Marco Fiorentino, al secondo turno si fideranno di Coppola o proveranno invece a percorrere la strada di un onorevole armistizio con Gargiulo?

E, soprattutto, in questo periodo di crisi economica quanto conteranno quelle lobbies, quanto potere clientelare è residuato nelle loro mani?

In pratica la vittoria di Coppola, ammesso che dovesse esserci, sarà genuina o sarà dopata da condizionamenti che di fatto depotenzieranno la verve da lui mostrata in campagna elettorale?

Apparentemente diversa, ma sostanzialmente analoga la posizione di Gargiulo. Anche lui si è giocato tutto. Ha colto l’attimo fuggente. Se perde sparisce anche lui ed il rischio, nonostante il vantaggio, c’è tutto. Al secondo turno dovrà invertire o quanto meno stoppare il trend e principalmente arginare possibili fughe da parte di candidati delusi o attratti dalla prospettiva di trovare spazi nel campo avverso, all’apparenza quasi totalmente vergine. Anche per lui, però, in caso di vittoria non sarà certo una passeggiata. Dovrà dimostrare giorno dopo giorno di essersi emancipato da quei gruppi di potere che lo hanno designato quale successore di Cuomo.

E’ questo invece il suo tallone di Achille.

In conclusione, queste elezioni di Sorrento, potrebbero essere il contrario di Sanremo: comunque vada sarà un insuccesso…soprattutto per i cittadini, ma non ci pensate troppo, perché qui al Talepiano si scrivono solo cazzate.

Johnny Pollio