Erano sorrentini due dei primi grandi guappi della storia di quella che, in seguito, sarebbe divenuta la camorra napoletana.

Fucillo e Masaniello di Sorrento, infatti, agli inizi del XVI secolo non solo furono a capo di una potente organizzazione malavitosa capace di controllare la zona del mercato partenopeo e del vicino porto, ma si ritrovarono a capitanare vere e proprie rivoluzioni capaci di far vacillare il “trono” di Don Pedro De Toledo che, all epoca, controllava l’ intero Mezzogiorno d’ Italia a nome e per conto dell’ Imperatore Carlo V.

A questi due singolari personaggi è dedicato il primo degli e-book destinati ad essere pubblicati sul sito che dedica le sue attenzioni a “Il meglio di Sorrento”.

Grazie a questa iniziativa i curiosi e gli amanti della storia della Terra delle Sirene potranno conoscere una storia originale, affascinante e, per certi versi, addirittura romantica.

Il tutto con tanti simpatici particolari.

Come quelli, ad esempio, che vedono interessato proprio il Masaniello sorrentino il quale, nel 1547, ovvero esattamente cento anni prima dell’ epopea che vide interessato il più famoso omonimo napoletano, si ritrovò a guidare un tumulto nato in seguito al tentativo di introdurre il Tribunale della Santa Inquisizione di stampo spagnolo nel vice-regno napoletano.

Laddove questo progetto, architettato dal vicerè fosse andato a buon fine, l’ uso della tortura, con falsi pretesti religiosi, sarebbe stato probabilmente introdotto anche per finalità repressive e/o punitive nei confronti di quanti venivano considerati ostili o pericolosi dal potere centrale civile.

Ben consapevole dei rischi cui andava incontro, l’ intera popolazione partenopea di sollevò e, in quella circostanza, popolo ed aristocrazia si trovarono impegnati su un unico fronte per combattere la temuta novità.

A capo della rivolta fu, per l’ appunto, Tommaso Aniello di Sorrento il quale fu arrestato, ma subito rilasciato per timore della reazione popolare.

La sua liberazione fu considerata una vera e propria vittoria.

Al punto che il sorrentino, in groppa al cavallo del nobile Ferrante Carafa, fu portato in trionfo lungo le principali strade della città.

Di lui, però, ben presto si persero le tracce ed esistono serie perplessità in ordine alla sua vera sorte.

Ben più copiose e chiare, invece, sono le notizie relative al periodo antecedente alla sua “scomparsa”.

Proprio Tommaso Aniello Sorrentino, infatti, fu tra i componenti di una banda di compagnoni che, nel 1533, agli ordini di Fucillo Micone, detto anche Fucillo di Sorrento, mise a soqquadro Napoli per evitare l’ aumento delle tasse e delle gabelle imposto da Don Pedro De Toledo al fine di finanziare la realizzazione di quella che oggi conosciamo proprio con il nome di Via Toledo.

Il destino di Fucillo fu assai meno felice del suo erede sorrentino. Catturato con falsi pretesti, infatti, il capo della ribellione del 1533 fu immediatamente messo a morte.

Malgrado questo “incidente di percorso” l’ epopea dei compagnoni sorrentini continuò ininterrottamente almeno fino al 1547, ovvero fino a quando il Masaniello originario della Città del Tasso non si ritrovò al comando di quella insurrezione alla quale si è fatto riferimento in precedenza.

Questo e molto altro è spiegato con dovizia di particolari nell’e-book intitolato “Fucillo e Masaniello di Sorrento – I compagnoni sorrentini che rivoluzionarono Napoli nel Cinquecento”.

Tra le tante spigolature, ad esempio, si ha la possibilità di rilevare che, con ogni probabilità, i compagnoni sorrentini, per distinguersi da chiunque altro e per riconoscersi tra loro utilizzavano una berretta detta “berretta alla Masaniello” o, per l’ appunto, “berretta alla sorrentina”.

Si tratta dello stesso copricapo con cui artisti contemporanei al Masaniello napoletano raffigurarono il capo della rivolta del 1647, quasi a testimonianza del fatto che anche questi appartenesse ai primi clan camorristici napoletani.

Per conoscere per intero l’ intrigante storia a cui si è sinteticamente fatto riferimento fino ad ora, si può utilizzare il seguente link:

http://www.ilmegliodisorrento.com/wp-content/uploads/2018/07/Fucillo-e-Masaniello-e-book-gratis1.pdf