Non so voi, ma in questi giorni mi tocca controllare di continuo la memoria del cellulare.
E’ dal 23 dicembre che piovono auguri d’ogni sorta: gif, video e messaggi preconfezionati, di quelli uguali per ogni destinatario.
Basta un click e il gioco è fatto.
I più inoltrano gli auguri a tutti, sì tutti, i contatti della propria rubrica.
Alla vigilia di Natale, a Natale, alla vigilia del Capodanno e a Capodanno.
Auguri ovunque e dovunque.
Ai parenti, agli amici stretti e a persone che se vedi per strada, nemmeno saluti.
Auguri anche nei gruppi whatsapp, con una valanga di immagini festose.
Auguri a profusione nella home di facebook, comici o romantici, con o senza tag.
Ecco, ora non vorrei sembrare la solita voce contrariata e fuori dal coro, ma io quest’anno ho risposto solo a chi mi ha inviato un messaggio personalizzato. Poi, ho composto i numeri di amici e parenti stretti e li ho chiamati, dedicando loro il tempo di una telefonata.
Così ha più senso farsi gli auguri, no?
Con la serenità della memoria del cellulare.
Altra cosa: mi sono arrivati alcuni messaggi di gran giubilo per un 2019 strepitoso e non so chi siano i mittenti. Non compaiono nella foto del profilo whatsapp, non sono tra i miei contatti di rubrica, ma mi hanno inviato di tutto di più. La domanda, quindi, nasce spontanea: non hanno nulla da fare di più interessante che inoltrare un messaggio seriale a chiunque?
Chiudo le puntate del Cuscino di Maelka annata 2018 con queste considerazioni forse un po’ scontate. Sono pensieri che sento ripetere da tanti.
Tutti a sbuffare per quest’invasione di auguri non personalizzati… ma allora chi è ad inviarli? Mah!
Per queste vacanze natalizie, comunque, abbiamo marcato il cartellino, se ne riparlerà a Pasqua, con coniglietti, fiori e campane e il venerando “A te e famiglia”, altrimenti che festività sarebbero, no?
Buon 2019 a tutti, prometto che per l’anno nuovo proverò a essere più accondiscendente e meno polemica…
Maelka