Ha firmato la proroga alle indagini il gip del Tribunale di Torre Annunziata Maria Concetta Criscuolo nell’inchiesta per la ricostruzione dell’ex area Cirio. 

Si tratta dell’inchiesta nata da una costola della operazione Olimpo, condotta dalla DDA di Napoli e che il 5 dicembre scorso aveva portato all’arresto dell’imprenditore stabiese Adolfo Greco. Una vicenda a cui il nostro blog aveva dedicato un lungo approfondimento alcune settimane fa (leggi qui).

In tutto sono 17 gli indagati, oltre allo stesso Greco – considerato una sorta di regista dell’operazione –  anche i due parlamentari di Forza Italia Luigi Cesaro e Antonio Pentangelo, che si sono succeduti sulla poltrona di Presidente della Provincia. A quanto pare, però, intorno all’ex Cirio si era creata un’attenzione bipartisan, perché tra gli indagati è finito anche il dirigente cittadino del Partito Democratico Gennaro Iovino – uomo forte del consigliere regionale e capogruppo del Pd, Mario Casillo – e lo stesso Casillo tra i principali sponsor politici dell’attuale Amministrazione di Piano di Sorrento.

Sotto inchiesta sono finiti anche l’architetto Mario Biondi, scelto da Cesaro come commissario, Luigi Greco, figlio di Adolfo ed ex consigliere comunale stabiese, la moglie Angelina Annita Rega, l’ingegnere Antonio Elefante, il tecnico che ha curato il progetto ed anche gli affari housing a Sant’Agnello e Sorrento e l’imprenditore edile Giuseppe Passarelli.

I reati ipotizzati vanno dalla corruzione, all’abuso d’ufficio, al traffico di influenza illecita per vicende che vanno dal 2013 al 2016, tutte ampiamente documentate nei nostri precedenti approfondimenti.