Dopo il tentativo messo in atto dal Comune di Sorrento, ora è Piano di Sorrento a provare l’impresa.

L’impresa è fregiarsi per il 2018 della Bandiera Blu, la certificazione di qualità ambientale delle località turistiche balneari, rilasciata dalla FEE (Fondation for Environmental Education).

Così il 7 dicembre scorso la Giunta ha approvato la relativa delibera e tre giorni fa il funzionario responsabile del I settore, il dottor Giacomo Giuliano, ha adottato la conseguenziale determina.

Insomma si fa sul serio.

A seguire l’iter sarà sempre Società Cooperativa Biosphera arl di Massalubrense, la stessa che era stata incaricata dalla Città del Tasso. Tuttavia, a Piano hanno risparmiato qualcosina. Pagheranno infatti solo 1.600 euro IVA compresa, mentre a Sorrento hanno dovuto investire più di 2 mila e 500 euro.

Dalla determina si scopre poi che in realtà la mania della Bandiera Blu non nasce per caso.

Infatti nell’atto viene riportato che il 30 ottobre scorso l’Assessore Carmela Cilento, su delega del Sindaco Vincenzo Iaccarino, aveva partecipato ad un incontro presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’incontro era stato promosso addirittura dalla stessa FEE ed in esso era stato presentato il questionario 2018 e gli aggiornamenti della procedura operativa per intraprendere il percorso per l’assegnazione ai Comuni della Bandiera Blu.

Una circostanza alquanto singolare.

In pratica chi certifica chiama a raccolta coloro che dovrebbero essere certificati per spingerli a certificarsi.

Perdonate il bisticcio di parole, ma ci suona un po’ strano.

In ogni caso sono dettagli, l’importante è la bandierina.