“L’approvazione in Consiglio di un ordine del giorno che imponga a coloro che utilizzano spazi e strutture pubbliche, di sottoscrivere la propria adesione ai valori e ai principi della Costituzione e dell’Antifascismo”

E’ solo una delle sei richieste che fanno parte del documento che l’altro ieri il Circolo di Piano di Sorrento del Partito Democratico ha adottato nel corso dell’assemblea cittadina. Un documento che in queste ore sarà ufficialmente protocollato e che ha come principale destinatario il Sindaco Vincenzo Iaccarino.

Un atto formale che, a leggerlo bene, è a metà strada tra la proposta e l’ultimatum.

Al primo posto viene reiterata la richiesta di maggiore partecipazione e coinvolgimenti dei propri Consiglieri comunali, Antonio D’Aniello e Marialauro Gargiulo.

Inoltre viene chiesto di…

  • Avviare la discussione sulla realizzazione PIP via Cavone.
  • Realizzare interventi strutturali e di rinnovo degli arredi nella biblioteca comunale.
  • Utilizzare la videosorveglianza per una maggiore sicurezza in via Santa Margherita.
  • Riscontrare gli studi affidati ai Consiglieri relativamente alle deleghe ricevute.

Per finire la questione sulla cosiddetta “patente di antifascista”.

E’ evidente che la presa di posizione, sulla scorta di quanto è avvenuto in altri Comuni di Italia, contro i gruppi neofascisti o presunti tali, rappresenta l’argomento politico per certi aspetti più cruciale.

La scelta di portare l’argomento in Consiglio comunale finisce con il diventare una specie di bomba ad orologeria.

Basti pensare che a presiedere l’assise cittadina, su indicazione di quella stessa maggioranza di cui fanno parte i rappresentanti del PD, vi è Mario Russo. Russo per il passato è sempre stato un punto di riferimento per la destra carottese, anche se nel tempo, in special modo nel corso di questa consiliatura, le sue simpatie “destrorse” sembrano essersi notevolmente affievolite.

Più complesso il discorso che vede coinvolto un altro Russo, Costantino. Quest’ultimo, per giunta anche Assessore, risulta simpatizzante e addirittura iscritto a Casapound.

Come si comporteranno i due Russo nel caso in cui l’ordine del giorno chiesto dai rappresentanti del Partito Democratico dovesse realmente sbarcare in Consiglio comunale?

Sarà forse questa la goccia che farà traboccare il vaso?