A parlare è Piergiorgio Sagristani, pochi minuti in cui conferma le anticipazioni del blog.
Le scuole non si chiudono. Poi i saluti.
Finita?
No, c’è ancora spazio per il fuori onda del Primo cittadino metese che si congeda a modo suo, con un eloquente…
Accussì nun ce cacano ‘o cazz’ cchiù!
A chi è rivolto?
Chiedetelo a lui, anche se noi un’idea ce l’abbiamo. Evidentemente, però, non era questo il finale che Tito si aspettava. Evidentemente ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco.
Fa niente, sappiamo come è fatto Tito.
Evviva Tito, evviva il Sindaco del Popolo, ma questa volta niente Tapiro, ha già fatto sapere di non gradirlo, allora un bell’Oscar per la recitazione.
L’espressione poco felice non è pronunciata da Tito ma dal suo collega di Piano… giusto per onor di cronaca vi invito a correggere e scusarvi con l’interessato
PER ME DOVEVA ESSERE RIPRESO DAL PADRONE DI CASA NON CHE NOSTRO SINDACO
LO CONOSCIAMO AL SINDACO E UN PO CAFONE