Interviene a stretto giro il Sindaco di Meta Giuseppe Tito. Prende metaforicamente carta e penna, e scrive all’amico Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, per richiedere la modifica dell’ordinanza, definita da subito anti-movida, emanata in giornata dallo Sceriffo.

Modifica generale?

No, una modifica mirata, mirata a consentire le cerimonie in alberghi e ristoranti che si vedrebbero così costretti a disdire, come scrive Tito, gli eventi in programma per il mese di ottobre.

Per il resto, nulla quaestio, va tutto bene.

Che dire capiamo le rimostranze di Tito che fa sue quelle del settore, un settore che lo vede peraltro coinvolto in prima persona, però ci deve anche far capire.

Due giorni fa minacciava pugno duro nei confronti di chi non indossava la mascherina addirittura h24 ed oggi si mostra permissivo nei confronti dello svolgimento degli eventi che, come è noto, in molti casi sono stati veri e propri focolai del virus.

Così davvero non ci capiamo più niente. E’ proprio questa Babele che ingenera confusione, anche perché vorremmo ricordare a Tito che non ci sono solo gli alberghi ed i ristoranti!