RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Sono anni che in Penisola sorrentina non si coltivano indagini sui facili arricchimenti di politici, prestanomi e imprenditori organici o collusi con il potere criminale.

Le ultime informative degne di questo nome risalgono ai primi anni 90, poi il silenzio e il buio totale.

Intanto possiamo dire, senza possibilità di smentita, che pezzi della politica e i colletti bianchi si sono totalmente trasferiti in un sistema politico mafioso che non ha paragoni con il passato.

Di indagini patrimoniali serie finalizzate a scoprire patrimoni illeciti,  frutto di malaffare e riciclaggio, nemmeno l’odore.

I più noti e impegnati magistrati dicono semplicemente di seguire l’odore del fiume di denaro per acquisti di terreni, proprietà ed alberghi. Gli esempi sono da alcuni decenni sotto gli occhi di tutti. 

Eppure si fa finta di niente. 

Si guarda solo ai ladruncoli a chi dà fastidio alla tranquillità socio economica della zona che va protetta a tutti.

Per non parlare dei Comuni e della loro capacità di attrazione di gruppi di potere e di pressione economici e finanziari che non vogliono né mercato né concorrenti, ma monopolio assoluto dai servizi agli appalti pubblici da commesse a lavori in forniture e servizi.

Ma questo è un’altra storia

Rosario Fiorentino

(nella foto in evidenza Rosario Fiorentino e l’ex Senatore Guido Pollice)