Non c’è cosa più sgradevole dell’Ignoranza che si ammanta di Cultura.
E Sorrento, purtroppo, ne è una dimostrazione perenne!!!

Questa frase è la sorta di chiosa con cui è stato arricchito un lungo commento postato ieri sul social Facebook. Autrice del “postulato” è stata un’insegnante, F.A., utente da sempre molto attiva nella più nota piazza virtuale al mondo.

A scatenare la sua indignazione sarebbe stato – come scrive la stessa F.A. – un episodio verificatosi due sere fa presso la chiesa parrocchiale di Sant’Agnello, in occasione di…

…un evento musicale che vedeva coinvolte due realtà artistiche della Penisola Sorrentina molto significative: l’Orchestra Modern Sorrento del Liceo Musicale “Grandi” di Sorrento e il Coro Alamire’ dell’IC “Gemelli” di Sant’Agnello.

Alla serata di cartello ha assistito la stessa F.A., anche se non precisa a quale titolo. Vale a dire se come amante del genere o semplicemente come mamma di uno dei ragazzi che si esibivano.

Cosa sarebbe però accaduto?

Ve lo lasciamo raccontare dalle parole della stessa F.A.:

Ero lì alle 19,30 come indicato nella locandina in foto.
Si sono esibiti gli alunni del Liceo e poi, nonostante il Professore/Direttore d’Orchestra avesse chiesto alla platea nei banchi di non alzarsi tra una esibizione e l’altra, si è verificato un fuggi-fuggi generale, degli alunni/musicisti, delle loro famiglie e dei professori che pare fossero anche molto numerosi (il Prof/Direttore d’orchestra aveva tessuto le lodi del Dipartimento musicale menzionando la presenza di una quindicina di colleghi).
Quando si è esibito il Coro Alamire’ – dopo un trambusto generale durato venti minuti – le presenze in Chiesa si erano notevolmente assottigliate.
Del Liceo musicale “Grandi” di Sorrento solo la Dirigente in prima fila era al suo posto.
Gli altri si erano vergognosamente dileguati.
Non so a cosa attribuire questo comportamento. Anche perché in un “Grande Concerto” non dovrebbero verificarsi episodi del genere. Il termine del Concerto coincide per tutti gli artisti con il termine dell’ultima esibizione in scaletta.

Capito un poco? Dopo un affronto simile poteva F.A. non prendersela con l’intera Città di Sorrento e con i suoi abitanti?

Certo che no!

Dopo un affronto simile Sorrento meriterebbe quanto meno di perdere il titolo di Città e di essere infeudata alla vicina Sant’Agnello.

Allora noi, da ignoranti ammantanti di cultura quali siamo, facciamo molto sommessamente notare ad F.A. che:

  1. E’ buona norma quando si organizza un evento – non solo per ragioni di rispetto, ma anche e soprattutto per motivi strategici – mettere in scaletta in seconda serata gli artisti più prestigiosi. In questo caso, almeno sulla carta, se non altro perché si trattava di un liceo musicale, gli artisti più prestigiosi sarebbero dovuti essere quelli del Grandi. E’ un trucco che usano persino alla Sagra del friariello di Roccacannuccia, possibile sia sfuggito agli organizzatori di questo “…Grande Concerto”? Senza questo accorgimento è normale che si corre il rischio che le presenze tra il pubblico “…si assottiglino notevolmente” dopo la prima esibizione. Rischio che diventa certezza, quando quel pubblico è composto in prevalenza da diretti interessati e non cultori.
  2. Nonostante F.A. sia un’insegnante, deve esserle sfuggito un piccolo dettaglio. Il Liceo Musicale Grandi ha sede a Sorrento ma – trattandosi di scuola media superiore – non accoglie una platea composta esclusivamente da studenti sorrentini, anzi. Di conseguenza né i loro genitori, né i loro insegnanti sono esclusivamente sorrentini, ma possono provenire dai posti più disparati. Allora che succede? L’ignoranza sorrentina è talmente contagiosa da infettare chiunque ne calpesti il suolo?
  3. Infine l’ignoranza sorrentina, giunta all’altezza del ponte della Circumvesuviana che segna il confine con la vicina Sant’Agnello, si dilegua? Da lì in poi fioccano lauree e masters sino ad arrivare a Piazza Matteotti dove ci si imbatte persino in Nobel?

In conclusione, possiamo capire anche l’indignazione, ma visto che è quasi Natale, perché non si evita di scrivere panzane simili in pubblico. Abbandoniamo una volta e per tutte questo genere di considerazioni infarcite di puerile pseudo-campanilismo.

Quasi trent’anni fa a Berlino hanno buttato giù il muro fisico che divideva la Città in due e noi, alle soglie del 2020, ancora non siamo in grado di frantumare questo muro virtuale che continua a dividere in tante piccole lande questo sputo di terra chiamato Penisola sorrentina?

Che poi saremmo quasi tentati di sapere se ad F.A., quando esce fuori dai suoi confini territoriali, qualche volta non scappa la frase tipica:

“Vengo da Sorrento, dalla ignorante Sorrento ammantata di cultura”.

Buon Natale a tutti, ovviamente anche ad F.A.

Johnny Pollio