ATTENZIONE, QUELLO CHE STATE PER LEGGERE E’ DESTINATO AD UN PUBBLICO DI AMANTI DELL’ENIGMISTICA ESTREMA

Come sapete, qualche giorno fa ho deciso che da grande voglio interessarmi alla vita pubblica della Città dove abito. Alle prossime elezioni comunali intendo candidarmi Sindaco di Piano di Sorrento e sfidare l’attuale Primo cittadino Vincenzo Iaccarino (leggi qui).

Chi mi conosce sa bene che però non mi piacciono le cose improvvisate. Allora per farmi trovare pronto all’appuntamento mi sono messo a studiare. Fortuna ha voluto che da pochi giorni si è celebrata una seduta di Consiglio comunale. Ne ho approfittato ed ho iniziato ad approfondire.

Ho ascoltato in differita lo streaming della seduta, ho scaricato un po’ di atti e fatto qualche telefonata.

Guardate un po’ cosa ne è venuto fuori.

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Inizio con il dirvi che l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Vincenzo Iaccarino, questa volta l’ha fatta davvero grossa. Credetemi non è già il classico spot elettorale, è quanto realmente accaduto. Si è talmente arravugliata mani e piedi, che se oggi qualcuno si prendesse la briga di chiedere ai suoi componenti (ad uno ad uno) cosa accidenti hanno votato, nessuno sarebbe in grado di rispondere.

E’ successo tutto riguardo all’approvazione del delicato argomento dell’elenco annuale e del piano triennale delle opere pubbliche.

Per la verità, all’indomani del Consiglio, ne avevano già parlato i Consiglieri di minoranza Antonio D’Aniello e Salvatore Mare (leggi qui).

Roba tosta, lo ammetto, ma con un po’ di capacità e buona volontà, non impossibile.

Si tratta dell’ennesimo fronzolo inserito dal Legislatore in questi anni per popolare ancora di più quello che io definisco l’Universo delle Cose Inutili della Pubblica Amministrazione. Ma s’adda fa’ e s’adda fa’ pure buono, altrimenti so’ cacchi.

So’ cacchi perché costituisce un atto cosiddetto propedeutico al bilancio di previsione. Vale a dire se non approvi quello non puoi nemmeno approvare il bilancio.

Loro però, con estrema nonchalance si erano incredibilmente dimenticati di inserirlo tra i punti da trattare prima dell’approvazione del bilancio.

Una vera finezza.

Per fortuna qualcuno negli uffici (che l’abbia fatto qualche politico ci risulta davvero difficile solamente ipotizzarlo) se ne avvede e così con una corsa all’ultimo minuto si riesce a porre rimedio. Integrano i punti all’ordine del giorno ed inseriscono il piano delle opere pubbliche, con tanto di documenti a corredo.

Pericolo scampato.

Tutto sembra filare liscio, fino a quando qualcuno (sempre dagli uffici perché per quanto attiene i politici leggi sopra) non si avvede che l’elenco delle opere pubbliche che stavano per portare all’attenzione del Consiglio non corrispondeva a quello che avevano approvato in Giunta a gennaio.

In pratica da gennaio ad ora lo avevano modificato, ma si erano scordati di riapprovarlo in Giunta modificato.

Pericolo che ritorna.

Una cosa simile proprio non la si può fare. Così pensano bene di modificare la modifica non approvata in Giunta. Fanno in pratica un’inversione a 360°. Una di quelle manovre che ti consente di tornare al punto di partenza. Portano pertanto in Consiglio l’elenco approvato in Giunta a gennaio.

Pericolo riscampato.

E’ davvero però andata proprio così?

Non proprio.

Basta riascoltare l’intervento in Consiglio comunale dell’Assessore ai Lavori pubblici, il geometra Sergio Ponticorvo, per renderseene conto. Ponticorvo, nell’elencare le opere a farsi nella prima annualità, ne cita sette. Ho ascoltato le sue parole tre volte per essere sicuro di non sbagliare e mentre ascoltavo ho preso anche appunti.

Ho bloccato la registrazione e passato ad analizzare l’elenco approvato in Giunta a gennaio, elenco che avevo provveduto a scaricare dall’albo pretorio in precedenza. Ho contato le opere previste per la prima annualità in quell’elenco. Sono invece nove. Due in più di quelle lette dall’Assessore in aula.

Che hanno fatto, ne hanno perse due per la strada?

Ho riascoltato e spuntato una ad una le opere. Nell’elenco di Ponticorvo mancano:

  1. la copertura del campetto sportivo della scuola Amalfi;
  2. il risanamento conservativo dei locali dell’ex centrale idrica di via Savino al fine di realizzare un info point e dei bagni pubblici.

Come è possibile, ma che scherziamo?

Che fine hanno fatto queste due opere. Prima le hanno approvare in Giunta e poi non le fanno più?

Tranquilli, tranquilli, perché continuando ad ascoltare Ponticorvo si scopre che quelle opere le hanno semplicemente spostate alla seconda annualità. Vale a dire al 2021.

Pericolo che si ripropone.

Non è possibile approvare in Consiglio un piano delle opere pubbliche diverso da quello approvato in Giunta. Non possono rettificare a volo la rettifica della modifica mai approvata.

Mica finisce qui però.

Continuando ad ascoltare l’elenco letto da Ponticorvo si apprende che per la seconda annualità (2021), mancano i lavori di efficientamento degli alloggi realizzati nell’ambito del programma di ricostruzione in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 1980 ubicati in via Gennaro Maresca, previsti invece nella delibera di Giunta di gennaio.

Su questa opera, però, sembra che ci si voglia mettere una pietra sopra. Quei lavori previsti a gennaio non ci sono più: né nella prima, né nella seconda, né nella terza annualità.

Sono svaniti.

Così come è svanita la riqualificazione delle opere di urbanizzazione primaria a servizio del PEEP di Trinità parcheggio pubblico e sovrastante area di sosta, prevista nella delibera di Giunta di gennaio.

Allora, a differenza di quello che hanno detto, non è vero che in Consiglio hanno portato l’elenco approvato in Giunta a gennaio. Ne hanno invece portato un altro mai approvato.

Si tratta di una vera follia. Hanno approvato un atto illegittimo che trascina nella sua illegittimità anche il bilancio di previsione.

Già, perché a questo punto c’è da chiedersi…

Il bilancio di previsione su cosa lo hanno tarato?

Sulla delibera di Giunta di gennaio, sulla rettifica mai approvata o sulla rettifica della rettifica letta in Consiglio dall’Assessore Sergio Ponticorvo?

Che cacchio hanno approvato?

Finito il casino?

Neanche per sogno, a metterci l’aggiunta ci ha pensa – probabilmente senza nemmeno volere – il Consigliere di minoranza Monia Cilento. La Cilento infatti, impugnando un fuglitiello, candidamente tira fuori il coniglio dal cilindro. Chiede se l’intervento di riqualificazione del PEEP di Trinità sia finanziato con l’avanzo di amministrazione.

Che razza di domanda è?

Che accidenti ci sarà mai scritto sul fuglitiello della Cilento?

Allora non ha capito proprio niente la “brillante” rappresentante dei Podemos?

Non ha capito che, stando a ciò che ha detto pochi minuti prima dall’Assessore Ponticorvo, quell’intervento non ci sarà più?

Ma siamo sicuri che stanno leggendo e quindi approvando lo stesso fuglitiello?

Siamo sicuri che stanno partecipando alla stessa seduta di Consiglio comunale?

Il dubbio cresce nel momento in cui si scopre che alla domanda posta dalla Cilento non giunge alcuna  risposta precisa: né da parte dello stesso Assessore Ponticorvo, né da parte del funzionario responsabile del servizio, l’architetto Cannavale.

Ah cacchio!

La Cilento, non paga, tira fuori anche un altro coniglio dal cilindro magico.

Evidenzia che lei aveva capito che i lavori copertura del campetto della scuola Amalfi fossero per il 2021, invece sarebbero per il 2020.

No, è stato chiaro Ponticorvo: sono previsti per la seconda annualità, quindi 2021, da dove esce ora ‘sto 2020?

Invece, questa volta a quanto pare ha proprio ragione la Cilento, quei lavori sono per il 2020 e non per il 2021 come ha detto Ponticorvo (cioè l’Assessore al ramo!). A confermare la versione della Cilento ci pensa addirittura  il funzionario del settore economico Vincenzo Limauro.

E’ Cassazione!

Allora che cacchio ha letto Ponticorvo?

Allora che cacchio hanno approvato?

Si riesce a capirlo una volta per tutte?

E’ una candid camera o si sono messi d’accordo per fare una supercazzola a chi come me ha deciso di ascoltarli?

Capisco che non si capisce niente, ma vi assicuro che sono sobrio.

Niente cicchetto di grappa.

Ho solo raccontato ciò che è accaduto.

Non ci credete? Andate ad ascoltarveli anche voi.

Questo è il link, Lo show inizia dopo le prime quattro ore.

Se avete coraggio fatelo.

Ho dimenticato di aggiungere che la ciliegina finale alla serata ce l’ha messa poi il capogruppo dei Podemos. Il lider maximo Raffaele Esposito, quando ci ha fatto sapere che la solita modestia che lo contraddistingue…

Questo Consiglio comunale è stato sempre puntuale e attento.

Alla faccia del piffero e meno male e se non fosse sempre stato così puntuale ed attento cos’altro avrebbero combinato?

Ora scusate, ma devo lasciarvi, c’è tanto ancora da studiare. Per la prossima primavera, quando ci saranno le elezioni, voglio farmi trovare veramente preparato e voi datemi una mano…

…leviamo la pazziella da mano a questi!

Johnny Pollio