“Premesso che, inoltre, su conforme direttiva del sig. Sindaco, è necessario procedere ad innalzare le esistenti recinzioni che circondano gli accessi all’edificio scolastico sito in Via C. Amalfi dichiarato inagibile nell’anno 2007 (ex scuola elementare), atteso che, nonostante gli ingressi siano chiusi, si sono verificati ripetuti accessi abusivi nell’edificio da parte di ignoti che hanno scavalcato le recinzioni esistenti; inoltre si rende necessario procedere, nel medesimo edificio, alla cernita di vari materiali e suppellettili da smaltire”.

A stabilirlo è una determina adottata dal geometra Dario Pappalardo il 18 maggio scorso e pubblicata solo oggi.

Insomma, dopo il nostro reportage (puntata 1 e puntata 2), il Comune ha deciso finalmente di correre ai ripari.

La ex Scuola capoluogo di via Carlo Amalfi, la Scuola della Vergogna, sarà messa in sicurezza.

Non solo.

Si provvederà a recuperare le attrezzature ancora utilizzabili.

Un successo, anzi un successone. Poco importa se il reportage è costato un esposto ed un procedimento penale in corso. Entrambi frutto della denuncia presentata dal Sindaco Vincenzo Iaccarino. Ciò che conta è che è stato raggiunto l’obiettivo dopo mesi di silenzio assordante.

Certo Iaccarino poteva pensarci prima. Poteva farlo già all’indomani del suo sopralluogo all’edificio fatto in compagnia del Consigliere regionale Mario Casillo, sopralluogo avvenuto giusto un anno fa. Poteva risparmiarsi la denuncia contro il fotografo ignoto.

Sarebbe stato perfetto, ma non si può però avere tutto dalla vita.

Ci accontentiamo anche di questo.

Che dire se poi il Sindaco dovesse ripensarci, se ritirasse la denuncia e ringraziasse pubblicamente, non noi, ma il nostro ormai mitico Arturo/Virgilio (l’ignoto autore del reportage), be’ a quel punto gli “abbatteremmo” pure le mani.

Intanto accontentiamoci del brodo che la carne costa.

cdb