Falsh mob di solidarietà per la turista violentata.

Stamattina a lanciare la proposta è stata un’iscritta al gruppo facebook: Penisola sorrentina sicura. 

Subito arrivano le prime adesioni a questo appello che vi proponiamo integralmente:

“Cari membri del gruppo,

prendendo spunto dal nome “Penisola Sorrentina Sicura” ho deciso di condividere con voi il mio pensiero, con la speranza di trovare il vostro appoggio.

Pensavo:

“Per le unioni civili negate al Chiostro non si è fatto attendere un flash mob di risposta. Perché per la turista stuprata ci si indigna solo su facebook, ma non si scende per le strade???”

La dignità di una donna è stata calpestata, disintegrata.

Per quelle bestie, non era una donna, era una “milf”, un giocattolo sessuale con cui divertirsi e vantarsi.

La Penisola Sorrentina in pochi giorni è salita alla ribalta dei TG nazionali e della stampa per due eventi che sicuramente non hanno giovato all’immagine della nostra terra, soprattutto in termini di valori civili.

Questa immagine, però, non ci rispecchia.

Da qui nasce il mio desiderio di dare una dimostrazione seria su chi sono veramente i cittadini della Penisola Sorrentina mediante una fiaccolata di solidarietà per la vittima dell’abuso e per tutti coloro che sono state vittime di violenza nella nostra Penisola Sorrentina.

Purtroppo i “cattivi” sono ovunque, ma per loro dobbiamo confidare nella giustizia.

Noi, invece, possiamo esprimere il nostro dissenso e tutta la nostra solidarietà e sostegno verso chi ha subito abusi ed ha avuto il coraggio di denunciare”.