RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

Il Conservatorio S.M. delle Grazie a Sorrento è retto da un Consiglio di Amministrazione formato da cinque componenti, nominati dal sindaco di Sorrento e successivamente ratificati dal consiglio dell’ente. La durata del loro mandato è uguale a quella del mandato Sindacale ma comunque non inferiore a tre anni e sono sempre rieleggibili (art. 12 dello statuto).

I componenti il CdA del Conservatorio sono i seguenti:

Presidente – Sig.Antonino Pollio;

Componente – Sig. Luigi Acampora;

Componente – Sig.ra Mariateresa Ciampa;

Componente – Sig.ra Loredana Milano;

Componente – Sig.ra Antonella Galano.

Non so in base a quali criteri vengono scelti i componenti il consiglio ma immagino debbano essere persone profondamente animate dall’amore per la tutela e la difesa di un Ente che rappresenta l’orgoglio e vanto di tutti i Sorrentini, oltre ad avere una profonda conoscenza dei principi fondanti del Conservatorio attraverso una profonda conoscenza dello statuto. Questo in teoria ma, in seguito alla decisione presa nel dare in affitto ad un privato parte dell’immobile del Conservatorio, nei fatti hanno dimostrato di non conoscere affatto tali principi che determinano l’esistenza stessa del Conservatorio.

Vediamo il perché.

L’ art. 11 lett..b dello statuto richiede “la presenza di tutti i membri del CdA ed il voto favorevole di almeno 3 (tre) di essi, per la stipula di contratti di concessione di diritti personali di godimento e loro modifiche ed integrazioni, aventi ad oggetto immobili compresi nel patrimonio dell’ente”.

Visto l’articolo sopracitato come mai i signori componenti il CdA in data 3/10/2016 con la delibera n° 7 hanno concesso in fitto i locali del conservatorio nonostante l’assenza di uno dei componenti il consiglio? Si sono resi conto che quell’atto era illegittimo e il CdA non era legalmente costituito? 

Come se non bastasse questa grave violazione hanno perseverato col tradire ancora una volta le disposizioni testamentarie della Nobildonna Berardina Donnorso fregandosene altamente anche dell’art. 1 dello Statuto che individua dettagliatamente lo scopo e le modalità di attuazione delle attività socio educative da perseguire “anche attraverso la diffusione di una adeguata informazione in ordine ai danni prodotti dagli stupefacenti dal tabacco e dagli alcolici”.

Allora come mai i suddetti signori componenti hanno stipulato un contratto con un privato che vuole vendere alcolici e superalcolici all’interno della sua attività turistico ricettiva?

Speriamo che il Sindaco si ponga gli stessi nostri interrogativi e che in un momento di ravvedimento metta alla porta quanto prima possibile tali componenti per palese incapacità di gestire un così importante Ente e di annullare in autotutela qualsiasi atto da loro prodotto in merito alla concessione in fitto di una notevole porzione dell’immobile del Conservatorio S.M. delle Grazie.

Non si specula sui beni pubblici.

Rosario Lotito