Con l’annuncio della candidatura di Marco Fiorentino sono diventati ufficialmente tre i competitors per le prossime elezioni comunali. Tre e mezzo a dire il vero, perché a Fiorentino, Mario Gargiulo e Francesco Gargiulo andrebbe sommato anche Massimo Coppola. Coppola, infatti, pur non avendo ancora ufficializzato un bel niente, sta continuando ad andare avanti per la sua strada.

Tre candidati e mezzo, ma molti – addirittura troppi – sono però quelli rimasti al momento fuori. Non hanno cioè ancora preso una netta presa di posizione. E’ proprio su questi che ci si gioca la partita.

Luigi Di Prisco ed i suoi, Corrado Fattorusso ed il suo gruppo, Ivan Gargiulo ed il Pd, Rosario Lotito ed il Movimento 5 Stelle, Davide Infuso ed il neonato gruppo di Fratelli d’Italia, senza dimenticare Mario Mormone e gli altri simpatizzanti della Lega ed altri pezzi importanti sfusi. Numeri che, se sommati, non sono certamente poco. Anzi possono far andare a pendere da un lato o da un altro l’ago della bilancia. Possono addirittura sparigliare mazzi di carte che già sembravano fatti.

C’è però un elemento che sino ad ora sembra si stia sottovalutando, se non addirittura temendo.

Se gli “esclusi”, anziché sommarsi in ordine sparso alle forze già ufficialmente in campo, provassero a trovare una quadratura del cerchio tra loro?

Apparentemente non sembra facile, se si ragiona in termini di posizioni politiche e simboli; se quelle differenze invece si mettono da parte e si prova a cercare altri punti di contatto allora il discorso cambia.

E’ proprio in quest’ottica che si stanno intensificando gli incontri. L’ultimo tenutosi nella serata di ieri, tra quasi tutti i protagonisti sopra citati ha fornito un dato importante.

Non si tratta di una mission impossible.

C’è tanto da lavorare ancora, ma il primo passo c’è stato. Ci si è riusciti a mettere insieme attorno ad un tavolo.

Tutto potrebbe tornare in discussione e nei prossimi giorni potrebbero arrivare le prime importanti novità.