Continuiamo la rassegna dei commenti del dopo voto sorrentino. Questa volta abbiamo scelto quello dell’avvocato Antonio Maresca, con cui sovente ci siamo trovati in disaccordo. Sovente, ma non in questo caso. Maresca va infatti controtendenza e scrive parole chiare nel tentativo di richiamare ciascuno al proprio ruolo.

Niente consociativismo insomma, niente “volemose bene”, ma sana contrapposizione.

Ecco l’intervento di Maresca:

Massimo Coppola è il nuovo sindaco di Sorrento e ciò mi soddisfa, oltre misura, perché la sua vittoria elettorale è coincisa con la estromissione dall’amministrazione cittadina di chi ha per troppo tempo offeso la città e suoi cittadini.

Avrei voluto, quindi, evitare ogni intervento sull’argomento essendo la mia posizione chiara.

La lettura di taluni post che analizzano il voto ma principalmente formulano inviti al “ dopo voto”, mi sollecita ad esprimere anche la mia opinione.

Mi è piaciuto, e mi serve per quel che dirò, l’intelligente intervento di Giuseppe Damiano che con lucidità ha liquidato i troppi che inneggiano ad un “volemose bene”, post voto, che mi appare decisamente fuori di luogo.
Giuseppe ha scritto: “ La contrapposizione è la più elevata forma di controllo e di vigilanza democratica, contribuisce a mantenere alta l’attenzione nelle attività pubbliche, aiuta il pluralismo delle idee, è sinonimo di serietà delle istituzioni e di rispetto nei confronti di chi ti elegge”.

Ebbene, sono d’accordo perché credo debba essere bandita ogni forma di consociativismo.

Il risultato elettorale va rispettato: chi ha vinto governi e chi ha perso si contrapponga.

Per chiarire il mio pensiero trovo utile rispondere a Fabio Trenino Colucci, non per polemica con lui ma perché il suo pensiero, in altra forma, è stato da me rinvenuto in altri post che al pari non condivido.

Non mi piace l’ecumenico invito a lasciare le sciabole nei foderi.

Non sono d’accordo.

Il Sindaco Massimo Coppola ritengo debba sguainare la sciabola, non certamente per rivincite personali , ma per evitare che certi fenomeni deleteri si ripetano e, quindi, auspico che la utilizzi democraticamente e senza indugio per recidere ogni laccio che lega e ancora collega chi è stato bocciato dall’elettorato all’apparato burocratico che è stato loro di supporto.

Sorrento va completamente liberata.

Quanto ai pozzi essi sono già stati avvelenati da comportamenti che sono andati ben oltre quanto l’agone politico consentisse e, quindi, la questione e la loro bonifica e il mantenerli lindi, sicché da essi bisogna tener lontano chi li ha avvelenati, senza sconti e senza distinguo.

Infine, per fatto (quasi) personale, voglio rispondere al candidato sindaco Francesco Gargiulo (il mio amico Ciccio) per sottolineare che non condivido la premessa alla sua analisi.

Le elezioni appena passate hanno sancito il fallimento dell’amministrazione Cuomo e di quelli che ne sono stati cattivi interpreti, bocciando gli ultimi dieci anni amministrativi.

Non di altri.

Il populismo ad ogni costo non mi sembra abbia premiato.

Marco Fiorentino e le donne e gli uomini delle liste che lo hanno sostenuto sono stati democraticamente sconfitti al primo turno ma hanno continuato a lottare per l’obbiettivo primario di liberare la città.

La vittoria di Massimo Coppola è certamente da ascrivere a lui e a chi ha lo ha sostenuto dal primo momento ma al suo TRIONFO ha contributo di Marco Fiorentino e i suoi candidati perché il sostegno è giunto fondamentale al momento giusto, ovvero quando occorreva la spinta numerica e emotiva che serviva.
Piaccia o meno