Forse la gran parte di quelli che leggeranno questa mia riflessione non ne capirà le ragioni.

Poco importa, mi rivolgerò a quella piccola parte. A tutti quei “sorrentini” che ogni anno passano per Gallipoli, la Perla dello Ionio.

Uno come me che ha il 25% di sangue gallipolino nelle vene, il Samsara l’ha visto nascere, crescere ed ora forse anche morire.

 All’inizio ci andavo con gli amici. Poi il matrimonio, i bambini eppure…

Eppure non c’era giorno di ferragosto che si poteva chiamar tale senza la passeggiata sulla battigia fino al Samsara. A scansare migliaia di bagnanti per coprire quel chilometro e forse più di costa che separa il Blu Bay Beach dalla meta preferita della movida italiana.

Il Samsara.

Un nome un perché.

Quando camminavi per strada alla Baia Verde il 90% delle auto che ti fermavano per chiederti informazioni di poneva sempre la stessa martellante domanda:

“Scusi per il Samsara?”

Da domani, dall’estate 2018, quella domanda non ci sarà più.

l Comune di Gallipoli, con una determina apparsa ieri sull’albo pretorio, ha sancito la decadenza della concessione demaniale alla società Sabbia d’oro Srl., che fa capo proprio alla famosa spiaggia, paradiso in particolare del mondo giovanile,

 “per mutamento sostanziale non autorizzato dello scopo per il quale è stata assentita la concessione e per inadempienza degli obblighi derivanti dalla stessa e di quelli imposti dall’Ordinanza Balneare della Regione Puglia del 02.05.2017”.

Ossia il Samsara funzionava anche come discoteca e non solo come stabilimento balneare.

Bella scoperta.

E’ sempre stato così.

E’ l’Italia e proprio perché è l’Italia credo che l’anno prossimo il ferragosto sarà ancora con la passeggiata al Samsara.

Perché in fondo Gallipoli senza il Samsara è ormai meno Gallipoli, che ci piaccia o no.

Johnny Pollio