Alle sei. Domattina metterò la sveglia alle sei.

Forse in questo modo riuscirò a portare  i miei figli a scuola in orario.

L’entrata è alle 8:20.

No, non devo accompagnarli a Napoli.

Frequentano la scuola a Meta e abitiamo a Piano di Sorrento, precisamente in località Trinità. Un tragitto che in condizioni normali si percorrerebbe in pochi minuti.

Ma qui in Penisola Sorrentina le condizioni normali sono un miraggio.

Combattiamo ogni giorno con ingorghi ed intasamenti delle strade, soffocate da parcheggi in doppia fila e bus turistici invadenti.

Ci affanniamo poi per trovare un posto dove poter parcheggiare, in genere quasi mai nelle vicinanze della nostra meta.

Consumiamo tempo ed energia preziosi, accumuliamo stress e ovviamente la nostra qualità di vita ne risente.

Sarà così un po’ ovunque, che dirvi. Saranno i tempi di oggi.

I problemi di viabilità, di parcheggio e di inquinamento sono all’ordine del giorno. Ma credo che la situazione del nostro territorio stia degenerando sempre più e sarebbe opportuno prendere quanto prima seri provvedimenti per provare a gestire il tutto.

Tornando al mio tragitto mattutino per accompagnare i bimbi a scuola alle 8: 20, devo specificare che fino a un mesetto fa, partendo alle 8:05 si riusciva ad arrivare puntuali. Un po’ di traffico, certo, ma un quarto d’ora di percorso era un tempo ragionevole.

Da quando, però, il tratto di strada della provinciale Meta-Amalfi all’altezza dell’incrocio con via Cavone è stato interrotto al transito veicolare, bisogna anticiparsi di gran lunga.

Si procede con lentezza, il traffico inizia già nella parte alta di via Cavone.

Per non parlare dell’incrocio con via dei Platani, dove tra l’altro fino a qualche giorno fa, i bus turistici continuavano a seguire l’obbligo di deviare per la Provinciale in caso di direzione Napoli.

Si ritrovavano così davanti al cartello di divieto e dovevano tornare indietro. Immaginatevi il caos per far consentire loro l’inversione in quello spazio esiguo. Un disastro.

Inutile lamentarsi, mi son detta, rassegnata.

Così ogni giorno cerco di anticiparmi e impiego il tempo in cui restiamo bloccati nell’ingorgo a far ripetere i compiti ai bambini.

Tabelline, filastrocche, conversazioni in inglese.

La mia autovettura per una mezz’ora abbondante diventa un’aula scolastica.

Se poi mettono una bella canzone per radio, la ascoltiamo a tutto volume e ce la cantiamo.

Insomma, cerchiamo di soprassedere. Prima o poi questa strada la riapriranno, no?

E invece non solo la Meta-Amalfi è sempre interrotta, ma questa mattina, tanto per iniziare bene la nuova settimana, si è aggiunta un’ulteriore deviazione.

Dopo un’estenuante lunga coda di auto, giunta allo slargo della Basilica S.Maria del Lauro di Meta, mi sono infatti resa conto che la strada per arrivare alla scuola è inaccessibile.

Vigili ed ausiliari ci sollecitavano a proseguire verso via del Lauro come percorso alternativo.

Giustamente in pieno orario di punta, quando tutti vanno al lavoro e a scuola, bisogna asfaltare le strade.

Il tutto in concomitanza con la chiusura della Provinciale, che rappresenta  un’importante arteria alternativa, di cui siamo privati da un bel po’.

Ho parcheggiato a via del Lauro e in fretta e furia siamo scesi a piedi, di corsa, zaini alle spalle, per arrivare in gran ritardo.

Fuori alla scuola ancora qualche mamma che si lamentava della situazione.

Io avevo già imprecato durante il tragitto a piedi.

Gli addetti ai lavori mi guardavano. Se qualcuno di loro si troverà a leggere questo articolo, realizzerà che sono la tipa che scendeva di corsa con due bimbi al seguito, borbottando contro l’infelice idea di questa manutenzione stradale.

Si potrà obbiettare che questi son tutti lavori necessari.

Si potrà sostenere che se non si procede con la manutenzione, le strade resteranno sempre in condizioni inadeguate.

Non mi sono informata sulla tipologia dei lavori in corso, né sui tempi  o sulle modalità, ma credo ci possano essere i modi per velocizzare il tutto ed evitare così situazioni del genere.

Non ho né le conoscenze, né le competenze per suggerire procedure in merito. Questo articolo vuole essere semplicemente un modo per dare eco ai disagi quotidiani di chi, come me, deve spostarsi in auto per le strade del nostro territorio.

Mi verrebbe da suggerire che questi lavori si potrebbero fare in orario notturno, ma credo che una soluzione del genere, per noi abitanti della Penisola Sorrentina, sia pura utopia.

La realtà, invece, è che domattina la mia sveglia suonerà alle sei.

Mariaelena Castellano