Non accennano a placarsi le polemiche conseguenti all’ultima seduta del Consiglio comunale di Piano di Sorrento. Ci riferiamo alla seduta fiume tenutasi nella giornata di Venerdì Santo in cui tra l’altro si provvide, dopo dodici ore di discussione, ad approvare il bilancio di previsione.

L’iniziativa, destinata a surriscaldare ulteriormente l’ambiente, proviene dal Consigliere del Partito Democratico Antonio D’Aniello che, attraverso un comunicato stampa, annuncia di aver scritto al Prefetto di Napoli e di aver presentato un’interrogazione contro le decisioni assunte dal Presidente del Consiglio comunale Mario Russo.

Di seguito il testo del comunicato:

“Nell’ultimo Consiglio comunale si è verificata una grave violazione dei regolamenti e dei diritti democratici di un consigliere comunale. Il Presidente del Consiglio comunale ha deciso arbitrariamente di non inserire all’ordine del giorno un argomento, nel caso specifico in materia di antifascismo, da me proposto per ben due consigli comunali.

La giustificazione secondo la quale è necessario il parere di tutti i funzionari dell’ente non sta in piedi, visto che nelle delibere in votazione è presente solo un parere. Inoltre la legge stabilisce, nel caso di atti di indirizzo, che non occorre alcun parere. Nonostante un sollecito e il parere positivo di almeno due funzionari, il Presidente ha deciso che non era il caso di discutere.

Pertanto ho inviato una lettera al Prefetto di Napoli, chiedendo di essere ascoltato e, qualora lo ritenesse opportuno, di intervenire. Contemporaneamente, ho presentato un’interrogazione consiliare per chiedere spiegazioni dell’azione arbitraria e a mio avviso illegittima del Presidente, in modo che tali motivazioni vengano messe agli atti.

Indipendentemente dalle opinioni, uscire dal campo delle regole condivise impedendo ad un Consigliere comunale di proporre argomenti da mettere in discussione è una cosa che non fa onore a questa amministrazione. Un’ulteriore macchia in un modo di amministrare poco efficiente”.