“DEPREDARE I POVERI E DONARE AI RICCHI” perché di questo si tratta.

Tutti noi da bambini abbiamo adorato, tra storia e leggenda, le gesta nobili del principe/bandito Robin Hood, che depredava i ricchi e i prepotenti e donava ai poveri.

Ricordo con gioia che nel nostro piccolo, cercavamo, con gli “amichetti” di scuola, di ricostruire la più famosa foresta di Sherwood, gli archi, le frecce e i vestiti assegnandoci, infine, i vari ruoli affinché potessimo immedesimarci nella più bella storia o leggenda del mondo.

E i litigi: quanti litigi per interpretare Robin Hood.

A distanza di anni, sono solo cambiate le mie spesse lenti da vista; quella visuale di noi che ripercorrevamo le gesta di quel principe bandito è rimasta immutata: sono rimasto ancora lì, fermo, pronto a sbucare dal mio nascondiglio per assaltare il prepotente di turno. 

Ahimè, purtroppo, come ho già detto, ho dovuto cambiare le mie spesse lenti da vista perché la mia visuale fantastica del mondo contrastava con la realtà dei fatti.

Oggigiorno, il Robin Hood che albergava in ognuno di noi da bambini ha lasciato spazio al più spietato e prepotente speculatore.
Dalla valle di Sherwood siamo stati catapultati nei piani di Zona.

Si è passati, in alcuni casi, a tagliare l’edilizia economica popolare per quelle di gran lunga più vantaggiose economicamente.

Insomma, l’eroe di oggi è lo Sceriffo di Nottingham (l’acerrimo nemico di Robin Hood.

Ora, e concludo, sarebbe bello scendere in piazza per la difesa dei diritti civili.

Senza andare troppo lontano nel tempo, al di là dei colori e appartenenze politiche, ricordiamoci chi era Marco Pannella: quante volte si è ritrovato da solo in piazza per difendere gli invisibili.

Buona domenica a tutti

Giovanni Guarracino