Prima di partire per questo lungo viaggio, ci siamo assicurati di mettere nella nostra valigia tutto ciò che occorre.

E’ brutto doversi fermare, magari perché ti accorgi che ti manca qualcosa.

Allora è vero, si è perso un po’ di tempo, ma ci sembrava tempo guadagnato per il futuro.

In questa avventura che vi proporremo a puntate, intendiamo dimostrarvi..quel che abbiamo scritto nel titolo.

QUELL’HOUSING NON CHIAMATELO SOCIALE

Ci è bastato leggere, anche solo superficialmente, la convenzione che lega il Comune di Sant’Agnello alla società privata che andrà a realizzare l’opera per capirlo. Una convenzione datata 28 luglio 2016. La trovate anche sul sito del Comune di Sant’Agnello. Per i più curiosi ecco l’indirizzo:

http://www.comune.sant-agnello.na.it/…/allegati/bandi/14788…

Andate ad esempio a pagina 21. Articolo 10, lettera g).

Viene precisato che il reddito annuo imponibile lordo del nucleo familiare che vuole acquistare l’immobile “sociale” non deve essere superiore a:

  • primo componente € 35.000,00
  • secondo componente € 15.000,00
  • terzo componente € 15.000,00 e successivi.

Chiaro no?

Se a casa lavoro uno solo il reddito massimo deve essere 35 mila euro.

Se lavorano in due 50 mila euro.

Se lavorano in tre o più 65 euro.

Me cojoni! Si è lasciato sfuggire qualcuno. Chiamatela disagiata sociale una coppia con un bambino che dichiara 50 mila euro all’anno.

Considerazione affrettata e populistica, perché al Comune di Sant’Agnello sono stati accorti. Mica questa cifra l’hanno sparata a casaccio.

Anzi hanno avuto anche l’ardire di motivarlo.

Le somme sono state desunte…

“…da interventi similari di housing sociale in corso di realizzazione (cfr. Comune di Parma)”.

Parma?

Parma è la città che vedete nella foto.

E’ la quarta città dell’Emilia Romagna (non della Calabria) per reddito medio pro-capite.

Nel 2015 il reddito medio dei parmigiani era pari a 22.138.

Sapete nello stesso anno quale era il reddito medio dei santanellesi?

Poco più della metà: 12.249 euro (Fonte: Comuni Italiani.it).

Io non me la sento di aggiungere altro.

Capite perché questa inchiesta non poteva non partire?

E’ un dovere nei confronti dei cittadini.

Allora allacciate le cinture e pronti a partire con per la prima puntata.

CdB