Finora hanno taciuto, in rispettoso silenzio. Nonostante avessero messo i risparmi di una vita nella speranza di poter aver un tetto, in quel complesso residenziale che definivano Housing Sociale ma che di sociale, visti i prezzi, aveva ben poco.

Eppure in Penisola Sorrentina è diventato impossibile trovare una casa, ancora più impossibile trovarla a costi accessibili.

Il turismo extralberghiero ha costretto troppi figli della nostra terra ad andare via, essendo da una parte fonte di sostentamento per molti, ma dall’altra essendo causa principale del problema casa.
53 famiglie si sono fidate ed affidate alle istituzioni, alla credibilità di nomi storici del settore pubblico e privato. Nonostante qualche “matto” o qualche professore di diritto denunciasse possibili irregolarità, hanno deciso di aggrapparsi a una speranza. Perché è così che si fa purtroppo quando non si vedono altre soluzioni.

Chi parlava contro questi interessi, chi squarciava il velo di Maya per evidenziare le verità, veniva tacciato di essere un gufo. Queste famiglie sono state tranquillizzate fino all’ultimo, fino a che lo stesso costruttore della struttura sottoposta a sequestro, convalidato dal GIP, è stato egli stesso arrestato per vicende che riguardano la stessa situazione, nella vicina Castellammare.
Naturalmente le ipotesi di reato sono diverse.

E così prima hanno cercato interlocuzione con il Sindaco, poi con altri amministratori locali. Ma evidentemente nessuna risposta ha potuto tranquillizzarli circa il loro futuro.
Persone che hanno investito centinaia di migliaia di euro, dando fondo ai risparmi, e magari lasciando le vecchie abitazioni, oggi si ritrovano con un pugno di mosche tra le mani, ma soprattutto con risposte evasive da chi solo ieri garantiva certezze.

Così oggi hanno deciso, dopo mesi, di interrompere questo silenzio, e di metterci la faccia. Con un atto di coraggio che si avvicina alla disperazione, hanno chiesto il diritto di entrare nelle case che hanno acquistato, su un fondo per il quale il Comune di Sant’Agnello aveva rilasciato tutte le autorizzazioni a costruire. In deroga al PUT.