Arriva la risposta all’interrogazione presentata dai Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà e Tommaso Malerba in merito alla vicenda del Consevatorio Santa Maria delle Grazie. Una risposta che rimette tutto in discussione.

A farlo sapere è Rosario Lotito che, sul suo profilo facebook ha pubblicato un lungo post che di seguito riportiamo:

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In seguito al vergognoso tentativo da parte di amministratori insensibili, in spregio alla volontà testamentaria della dama Sorrentina Berardina Donnorso, in seguito alla superficialità da parte del Comune di Sorrento nella gestione di un bene pubblico per non essersi accorto di quello che a noi appariva evidente, ossia l’illegittimità di quanto deliberato dal CdA della Fondazione del conservatorio S.M. delle Grazie, cosi come giustamente rilevato dalla Regione Campania.

Il CdA della Fondazione  ha concesso in affitto a privati una parte del conservatorio S.Maria delle Grazie per essere trasformata in una struttura turistico-ricettiva.

Noi ci siamo opposti con tutte le forze portando in tutte le sedi istituzionali le nostre perplessità in merito a questa vergognosa e scellerata decisione. In data 07/02/2019  i nostri consiglieri regionali Maria Muscarà e Tommaso Malerba, con una interrogazione consiliare hanno chiesto al Presidente della Regione Campania di avvalersi dell’art. 25 del codice civile che dà facoltà all’autorità governativa, qualora gli amministratori non agiscano in conformità dello statuto o dello scopo della fondazione, di esercitare il controllo e la vigilanza sull’amministrazione delle fondazioni e disciogliere l’amministrazione nominando un commissario straordinario e di annullare quanto deliberato.

Con la delibera n° 7 del 03/10/2016, il CDA ha concesso in locazione parte del conservatorio S.M. delle Grazie, delibera adottata in difformità all’articolo 25 dello Statuto del conservatorio comma 2 lettera b, il quale prevede per la stipula di contratti di concessione di diritti personali di godimento, la presenza di tutti i membri del Consiglio di amministrazione ed il voto favorevole di almeno tre di essi, ma in quell’occasione, il CDA non era al completo stante l’assenza del consigliere Luigi Acampora, con la conseguenza della nullità di quanto deliberato.

La risposta, di seguito esposta,  da parte della Regione Campania lascia poco spazio ai dubbi:  considerando che la UOD 50 12 03, venuta a conoscenza della illegittimità della delibera n°7 del 03/10/2016, ha provveduto, nel rispetto delle norme di legge e del regolamento, ad attivare ad horas le procedure di controllo chiedendo al responsabile legale della fondazione, a mezzo raccomandata, chiarimenti in merito alla mancanza di legittimità della delibera n°7 del 03/10/2016 posta in essere senza i requisiti di cui all’articolo 25 c.2 lett.b dello statuto vigente della fondazione, al fine di consentire la rimozione degli elementi di illegittimità, se posti essere.

Noi non ci siamo arresi.