L’idea di scrivere al Ministro degli Interni per chiedere un intervento contro i mendicanti rom, in particolare quelli che utilizzano i bambini, sta provocando una serie di reazioni in Città.

Il primo a scrivere e a far sentire la sua voce è stato Mimmo Calderaro che ancora una volta ha attaccato i suoi concittadini con una riflessione che riteniamo opportuno condividere, perché contiene spunti condivisibili:

Ecco cosa ha scritto Calderaro:

“Stamattina si può leggere che un gruppo di cittadini ha inviato una lettera a Salvini per “salvare i bambini” utilizzati dai rom per chiedere l’elemosina.
Hanno fatto una raccolta di oltre 600 firme.
Ci sono dei grossi, enormi MA su questa iniziativa, tanti dei firmatari e promotori sono persone che fino a quando il sindaco ha emanato l’ordinanza di allontanamento dei mendicanti esultavano per il provvedimento, all’epoca i bambini ci stavano ma non gliene fregava niente, l’importante era mandarli via.
Ora che il sindaco non ha rinnovato l’ordinanza, per fare pressioni si sono accorti dei bambini, peccato che tra chi ha proposto la petizione e chi l’ha firmata ci siano tanti soggetti che in vari post e commenti sulle loro bacheche e in gruppi cittadini hanno scritto:

Sono razzista nato e orgoglioso di esserlo
I rom vanno cacciati a calci nel c.
Vanno bruciati con il napalm
Sono sacchetti dell’umido

Questo solo per ricordarne giusto quattro.

I rom che chiedono l’elemosina non arrivano a 15, in una città di oltre 16.000 abitanti, che d’estate diventano minimo, minimo, il doppio, e questi 15 secondo i promotori della petizione riescono a disagiate una intera città.
I problemi della città sono tanti, ma sono riusciti a far percepire i rom come IL problema della città.
Solo per rendere un’idea, una raccolta firme per abbattere le barriere architettoniche ha raccolto 391 firme dei residenti ed è un tema davvero sensibile, la città che viene negata ad un folto gruppo di cittadini.
Anche questo è per scriverne uno solo di problema reale, ma sono tanti, dall’abusivismo edilizio al traffico, inquinamento, mortificazione del verde cittadino, arredo urbano fatiscente, periferie e frazioni abbandonate.
Sui reali problemi in pochissimi parlano e protestano, tutti gli altri preferiscono stare zitti, perché andrebbero contro i loro referenti politici e i loro protetti, da sempre ci sono delle lobby intoccabili, guai anche solo ad esporsi su un social.
Però contro i Rom viene a tutti il coraggio di alzare la voce, protestare, arrivare utilizzare i loro bambini per allontarli, facendo i finti sensibili, quei bambini cresceranno e diventeranno i rom che loro odiano.
Questo nonostante un progetto che ha visto coinvolti alcuni agenti della Polizia Municipale che sono stati anche gratificati per il lavoro svolto per indagare sulla mendicità molesta. Poco tempo fa l’ispettore della municipale ha escluso un racket delle elemosine, ha escluso il narcotizzare i bambini (leggenda metropolitana vecchia di decenni), ha definito razzisti quelli che si danno da fare per mandare via i Rom.
Ecco cosa è Sorrento, tutti leoni con gli agnelli, ma diventano pecore davanti al potente di turno, riverito, omaggiato, votato e fatto votare, sempre pronti agli ordini di chi controlla il voto comunale.
Se mettessero la stessa la rabbia e la concretezza contro chi amministra o chi controlla la città avremmo una città con i veri problemi dimezzati o anche di più.
Ma niente, ci trasciniamo dietro problemi ormai decennali e ci si accontenta di fare i guappi di cartone contro i mendicanti, contro i Rom”.